Officinamusica – OSCAR MONTALBANO MONTMARTRE TRIO

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OSCAR MONTALBANO MONTMARTRE TRIO
Oscar Montalbano, chitarra manouche
Simona de Felice, chitarra, voce
Marco De Tilla, contrabbasso

Sabato, 22 giugno 2013
Equobar — Ass. Sott’e’ncoppa
San Sebastiano al Vesuvio (NA)

Fondato nel 2002, il progetto Montmartre nasce dall’incontro di due musicisti di tradizioni musicali e caratteristiche artistiche differenti. Da un lato Oscar Montalbano, italo-francese cresciuto nella cultura tradizionale transalpina. Sua madre nata e vissuta a Montmartre (da cui il nome del gruppo), suonava infatti musette con la fisarmonica e cantava brani tipici della tradizione popolare francese; da qui il punto di partenza di una ricerca appassionata delle radici popolari della musica, il blues, il jazz americano, il folk tradizionale (da cui il progetto “Spaccanapoli” finito tra le produzioni Real World) ed infine l’approdo al jazz europeo e la scoperta della musica manouche. Dall’altro Simona de Felice attrice e cantante di swing, nata in una famiglia di musicisti di estrazione jazzistica. Da sempre appassionata al musical, alla rivista, attenta all’espressivita’, studiosa del tempi e dei modi dello swing; alla ricerca di un mondo che racchiudesse l’esperienza artistica maturata, di uno strumento, di un modo comunicativo che si sposasse ad una personalita’ eclettica e in movimento, incontra la musica manouche e non puo’ che innamorarsene. In un collaudato duplice format (il trio spesso opera anche come quartetto includendovi il violino) il progetto Montmartre propone una accurata selezione di brani del celebre quintetto a corde dell’Hot Club de France, il gruppo del leggendario Django Reinhardt: valse musette, bolero, temi swing e classici del repertorio manouche francese del dopoguerra.

Il lavoro filologico su Reinhardt diventa attuale per la consistenza degli arrangiamenti e bellezza dei soli, mentre il raffinato interplay della formazione offre affascinanti atmosfere parigine, echi gitani e un suono poetico di grande forza evocativa. Un mix ricco di fantasia e originalita’, all’insegna di un intenso “french touch” che testimonia anche il culto verso il grande zingaro errante scomparso a Samois-sur-Seine il 16 maggio del 1953. Uno spettacolo e un repertorio imperdibili, volti a rivisitare la piu’ nobile tradizione del jazz europeo secondo uno stile fedele ma al tempo stesso personale e per nulla scontato.

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