venerdì 6 novembre dal vivo a RAI RADIO1 START in diretta dalle ore 10.30
lunedì 9 novembre BOLZANO, Teatro Cristallo
giovedì 12 novembre MILANO, Blue Note
sabato 14 novembre LIVORNO, Premio Ciampi, Teatro Goldoni
domenica novembre 15 ASTI, Diavolo Rosso
Mimmo Locasciulli, piano e voce
Pierluigi Calderoni, batteria e percussioni
Fabrizio Mandolini, sax tenore, alto e soprano
Matteo Locasciulli, contrabbasso
IDRA è il 17 album di Mimmo Locasciulli e viene pubblicato a quasi tre anni dal precedente “Sglobal”, con etichetta Hobo/Parco della Musica Records e distribuzione Egea Music. Un album di pregiata musica d’autore italiana ma dal respiro internazionale. Le registrazioni si sono svolte infatti negli studi Dubway di New York, poi completate nello Studio Hobo Recording, con un cast composto da tre musicisti considerati tra i migliori strumentisti al mondo: Greg Cohen al contrabbasso, Marc Ribot alle chitarre e Joey Baron alla batteria. Album arricchito nelle session italiane da due virtuosi del panorama jazz italiano come Gabriele Mirabassi al clarinetto e Stefano Di Battista al sax soprano. A completare il cast, altri musicisti di grandissimo livello quali Giovanni Imparato alle percussioni, Francesco Bigoni al sax, Matteo Locasciulli alla chitarra e un quartetto d’archi della Sinfonica di Brasciov (Romania). In un brano è presente l’Ensemble Mereuer, originalissimo gruppo di plettri. La produzione e la direzione artistica sono state curate, oltre che da Mimmo e da suo figlio Matteo, da Greg Cohen che da più di venti anni, ormai, è collaboratore fisso di Locasciulli, in studio e nei live. Il titolo dell’album, IDRA, compendia l’essenza ed il contenuto delle nuove canzoni: Idra è l’isola greca dove, negli anni sessanta, grandi artisti quali Henry Miller e Leonard Cohen cercarono rifugio spirituale scrivendo alcune tra le più riuscite loro opere. Idra, inoltre, è il mostro con nove teste sconfitto da Ercole nelle sue mitologiche fatiche. Le nove teste sono il simbolo di alcuni “vizi capitali” dell’uomo ed Ercole rappresenta l’amore in tutta la sua essenza, che è il valore che porta l’uomo alla salvezza. Questi, sinteticamente, gli argomenti toccati nelle storie che Locasciulli racconta nelle sue canzoni. Le trame musicali sono perfettamente consone alle atmosfere evocate, passando dalle classiche ballads alle contaminazioni jazzistiche prodotte dalla creatività dei musicisti che lo accompagnano in questa nuova, affascinante avventura.
Una insolita nascita di canzoni – “Il sentiero di sassi faceva come un anello e mi si avvolse intorno legandomi alla notte…”. Così comincia “Idra”, una bella poesia di Leonard Cohen che mi è capitato di rileggere e tradurre circa un anno fa. Idra non è solo una poesia, è un’isola della Grecia che fu riparo dell’anima per molti poeti e scrittori americani ed europei negli anni sessanta. Il nome di questa isola ha un suono semplice ma evocativo di significati davvero complessi. Idra è il nome del mostro con nove teste che nella mitologia greca fu sconfitto ed ucciso da Ercole. Nella interpretazione esoterica, poi, le nove teste rappresentano la lussuria, l’opulenza, il denaro, la paura, l’odio, il potere, l’orgoglio, la discriminazione e la crudeltà. In questa lettura Ercole è l’amore, cioè il valore che conduce l’uomo alla sua affermazione ed al suo riscatto. Idra, infine, è l’immenso mare che separa i migranti disperati da una qualunque forma di sbarco nei continenti della speranza. E’ stupefacente come delle piccole coincidenze possano a volte concatenarsi fino a determinare un evento. Ma, forse, la casualità è sempre all’origine di qualunque genere di opera. Queste immagini, così insolite nei miei pensieri, hanno acceso il motore della mia curiosità. Ho cominciato a mettere una nota dietro l’altra come spinto dalla necessità di raggiungere una qualche verità attraverso la fantasia o attraverso la cronaca impietosa di questo tempo, attraverso il suono di un nome o attraverso un qualunque piccolo indizio, o anche attraverso altre occasionali complicità creative. E così, credo senza alcuna consapevolezza, mi son trovato a curiosare. Ed ho visto lo sguardo delle persone, le loro facce smarrite e quelle stampate nelle vuote e pericolose icone di questo tempo assurdo, e i loro passi sbandati a rincorrere tutto quello che non è e tutto ciò che non sarà. E in mezzo a questa processione ho visto anche i contorni della mia stessa faccia ed ho avuto paura, forse di non essere sufficientemente diverso…Come spesso accade a chi prova paura, ho trovato rifugio nella la fantasia e nella partecipazione e probabilmente, alla fine, ho raggiunto il risultato che presumibilmente cercavo: raccontare “Idra” con tutto quello che c’è dentro ed intorno attraverso delle semplici canzoni, per fare la mia strada. Talvolta scrivere è un prodigio di autoanalisi, talvolta un fiume carsico che sprofonda e riemerge, talvolta soltanto un innocente viaggio. Avrò tempo per rifletterci. Per ora mi consola l’idea di avere fatto qualcosa di nuovo in un percorso diverso.
Mimmo Locasciulli