Mei 20 Anni, 1994-2014: Un Viaggio nel Miglior Rock Indipendente Italiano

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Esce il doppio cd a cura della Sony Music e di AudioCoop sui 20 anni del Mei con uno straordinario viaggio nel miglioro rock indipendente italiano attraverso 38 brani. Curato da Renato Tanchis e Federico Guglielmi insieme a Paolo Maiorino e Giordano Sangiorgi celebra i 20 anni della storica kermesse manfreda.  Ecco la storia del Mei, il lavoro di Renato Tanchis e Federico Guglielmi, la trak list dei 38 brani con il meglio degli indies made in Italy

 

Il Meeting delle Etichette Indipendenti (in sigla, MEI) è una manifestazione che si svolge ogni anno a Faenza e che funge da momento di incontro e raccordo per le realtà discografiche indipendenti e per i principali festival per emergenti italiani. Alla rassegna sono collegati il “Premio Italiano per la Musica Indipendente” (PIMI), che viene assegnato al miglior album dell‘ultimo anno e alle personalità di spicco della scena musicale indipendente italiana, e il “Premio Italiano Videoclip Indipendente” (PIVI), riservato ai video musicali. Attorno al MEI ruotano poi altri riconoscimenti come la “Targa Giovani MEI”, che si focalizza sui nuovi talenti, e la “Targa MEI Musicletter – Indie Blog Award” per il miglior sito web e il miglior blog di informazione musicale e culturale.

Avviato nel 1994 come “Festival delle Autoproduzioni”, il MEI assume la nuova denominazione nel 1997 e si sposta dal Palasport Bubani alla Fiera e al Palazzo delle Esposizioni di Faenza, con eventi organizzati anche al Teatro Masini, al Palasport Cattani, nella Piazza del Popolo e al Museo Internazionale delle Ceramiche. Dal 2011, in un’ottica di rinnovamento, si svolge nel centro storico della città di Faenza, confluendo nel festival “Supersound”, oggi “MEI 20 Anni – MEI 2.0”.

In vent‘anni, la manifestazione che ha come patron Giordano Sangiorgi ha portato sul territorio mezzo milione di presenze (trentamila solo nell’edizione 2013), ospitando più di diecimila stand, cinquemila artisti e migliaia di operatori provenienti da ogni parte d‘Italia e d‘Europa. IL MEI è stato inoltre motore di innumerevoli iniziative discografiche e di collegamento fra le realtà indipendenti: particolarmente significative, in tale ambito, AudioCoop, struttura di coordinamento e di tutela delle piccole etichette che rappresenta più di 170 marchi, e la Rete dei Festival, che coinvolge 120 manifestazioni per emergenti che si svolgono in tutta Italia.

www.meiweb.it

 

Quasi come Dumas…

Quando Giordano Sangiorgi mi ha chiesto di compilare una raccolta rappresentativa dei vent‘anni del MEI (che non sono esattamente vent‘anni, ma non sottilizziamo), mi è parso subito chiaro che non sarebbe stato facile.

In questi due decenni, attorno al Meeting delle Etichette Indipendenti hanno ruotato a diverso titolo così tanti artisti validi che selezionarne solo alcune decine – quelli consentiti dalla capienza di un doppio CD – non avrebbe reso fino in fondo giustizia all‘ampiezza e alla vivacità della scena cresciuta nel circuito cosiddetto alternativo, non necessariamente rifiutando rapporti con le major discografiche. Bisognava insomma operare scelte sensate, avendo però consapevolezza del fatto che varie realtà rilevanti sarebbero comunque state escluse.

La base di partenza è stata quindi identificata in una quindicina tra gruppi e solisti che, pur vantando una lunga o breve militanza indipendente, hanno realizzato dischi presenti nel catalogo di quella Sony Music che, con entusiasmo, ha sponsorizzato il progetto.

Il resto della scaletta è invece derivato da un faticosissimo vaglio volto a dipingere un quadro d‘insieme indicativo delle numerose tendenze stilistiche della materia qui riassunta, fermo restando che l‘orientamento generale voleva essere rock e che, con minime eccezioni, ho preferito artisti “consolidati” e che cantano in italiano ai giovani/emergenti e/o votati all‘inglese. Per i brani, invece, ho privilegiato le “hit” (con tutte le virgolette del caso), ma inserendo anche gemme meno conosciute.

Nonostante la meticolosità del lavoro di scelta ci sono assenze che mi fanno sanguinare il cuore, ma magari in futuro si appronterà un “Volume 2”, se non addirittura un cofanetto storico capace di raccontare in modo totalmente esaustivo la sfaccettata e pirotecnica vicenda del nostro rock indipendente.

Intanto, i centoquarantasette minuti di questa antologia costituiscono un inequivocabile e godibilissimo attestato dello spessore del fenomeno.”

Federico Guglielmi, maggio 2014

Ecco la tracklist dei 38 brani selezionati:

CD 1

1 – MASSIMO VOLUME – Litio (3:36)

(“Cattive abitudini”, La Tempesta 2010)

2 – NUMERO6 – Persone che potresti conoscere (3:19)

(“Dio c’è“, Urtovox 2012)

3 – ZEN CIRCUS – Nati per subire (3:50)

(“Nati per subire”, La Tempesta 2011)

4 – 24 GRANA – Kanzone su un detenuto politico (5:30)

(“K Album”, La Canzonetta 2001)

5 – TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI – Occhi bassi (3:05)

(“Mostri e normali”, Ricordi 1999)

6 – GIORGIO CANALI & ROSSOFUOCO – Carmagnola #3 (3:19)

(“Rojo”, La Tempesta 2011)

7 – MAURO ERMANNO GIOVANARDI – Lascia che (3:44)

(“Ho sognato troppo l‘altra notte?”, Sony Music 2011)

8 – 99 POSSE – L‘anguilla (4:22)

(“La vita que vendrà”, RCA/BMG 2000)

9 – OFFLAGA DISCO PAX – Cinnamon (4:24)

(“Socialismo tascabile”, Santeria 2005)

10 – MARIPOSA – Specchio (2:31)

(“Mariposa”, Trovarobato 2009)

11 – UMBERTO MARIA GIARDINI – Quasi nirvana (4:02)

(“La dieta dell‘imperatrice”, La Tempesta 2012)

12 – SIMONA GRETCHEN – Hydrophobia (3:12)

(“Post-Krieg”, Disco Dada 2013)

13 – I CANI – Velleità (4:44)

(“Il sorprendente album d‘esordio de I Cani”, 42 Records 2011)

14 – GAZEBO PENGUINS – Senza di te (2:23)

(“Legna”, To Lose La Track 2011)

15 – PERTURBAZIONE – Agosto (4:29)

(“In circolo”, Santeria 2002)

16 – ELETTROJOYCE – Segnali (3:55)

(“Elettrojoyce”, Epic/Sony 1999)

17 – LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA – La lotta armata al bar (3:40)

(“Canzoni da spiaggia deturpata”, La Tempesta 2007)

18 – FAST ANIMALS AND SLOW KIDS – Farse (2:45)

(“Hybris”, Woodworm 2013)

19 – GIARDINI DI MIRÒ – Broken By (5:50)

(“Dividing Opinions”, Homesleep 2007)

CD 2

1 – ALMAMEGRETTA – Nun te scurdà (6:18)

(“Sanacore”, CNI/BMG 1995)

2 – IL TEATRO DEGLI ORRORI – Direzioni diverse (3:42)

(“A sangue freddo”, La Tempesta 2009)

3 – DIAFRAMMA – Labbra blu (3:42)

(“Il ritorno dei desideri”, Contempo 1994)

4 – BAUSTELLE – La canzone di Alain Delon (4:32)

(“La moda del lento”, Mimo 2003)

5 – CESARE BASILE – Sotto i colpi di mezzi favori (3:26)

(“Cesare Basile”, Urtovox 2013)

6 – MARLENE KUNTZ – Orizzonti (3:29)

(“Ricoveri virtuali e sexy solitudini”, Columbia 2010)

7 – ASSALTI FRONTALI – Va tutto bene (3:23)

(“Banditi”, BMG 1999)

8 – RICCARDO SINIGALLIA – Amici nel tempo (4:27)

(“Incontri a metà strada”, BMG 2006)

9 – FINE BEFORE YOU CAME – Piovono pietre (3:32)

(“Sfortuna”, La Tempesta 2009)

10 – BEATRICE ANTOLINI – Funky Show (2:50)

(“A due”, Urtovox 2008)

11 – EDDA – Anna (4:06)

(“Odio i vivi”, Niegazowana 2012)

12 – COLAPESCE – La zona rossa (3:48)

(“Un meraviglioso declino”, 42 Records 2012)

13 – RADIOFIERA – Amerika (4:52)

(“Allarme”, Noys/Sony 1997)

14 – LOU DALFIN – Chans d‘abandon (4:28)

(“Lo Viatge”, Noys/Sony 1998)

15 – BANDABARDÒ – Ubriaco canta amore (3:33)

(“Iniziali Bi-Bi”, Ricordi 1998)

16 – ALTRO – Precisamente (2:18)

(“Sparso”, La Tempesta 2013)

17 – BLUVERTIGO – Sono=sono (3:45)

(“Zero”, Mescal/Sony 1999)

18 – BACHI DA PIETRA – Sangue (4:13)

(“Quintale”, La Tempesta 2013)

19 – A TOYS ORCHESTRA – Powder On The Words (3:06)

(“Technicolor Dreams”, Urtovox 2007)

 

Questo disco è un progetto di Federico GuglielmiPaolo MaiorinoGiordano Sangiorgi e Renato Tanchis.

In copertina, un collage dei poster ideati dal Malleus Rock Art Lab (www.malleusdelic.com) per le edizioni dal 2003 al 2010 del MEI, di proprietà dello stesso MEI.

Grazie a Roberta Barberini e Cinzia Magnani, storiche colonne del MEI; Malleus Rock Art Lab; gli artisti, le etichette e i promoter che hanno sostenuto l‘iniziativa; tutti gli amici del MEI, e sono tantissimi, che ci hanno accompagnato in questi vent‘anni di viaggio.