Con il Tingvall Trio, ha collezionato un successo dietro l’altro, anche su scala internazionale, e in Germania ha scalato le vette delle Jazz Charts, è entrato nelle Pop Charts e ha ricevuto per ben due volte il premio dei critici ECHO JAZZ “Ensemble of the Year” e la consacrazione dei fan con il premio del pubblico ECHO JAZZ “Live Act of the Year”.
Quando ha pubblicato il suo primo album di pianoforte solo, ‟en ny dag”, nel 2012, ha volontariamente presentato una nuova sfaccettatura della sua creatività artistica che chiameremo il suo “lato quieto”. Il settimanale tedesco DIE ZEIT ha lodato l’album come ‟riflessivo, riservato, emotivamente sereno” e confermato che ‟Tingvall riprende gli affezionati del jazz nel punto in cui Keith Jarrett e Chick Corea li avevano lasciati …”
FAZ, altra rivista tedesca, ha aggiunto: ‟lo stile lirico di Tingvall si adopera per rinforzare la nostra fede nella sobrietà.” La poesia con la quale Martin Tingvall colpisce i suoi ascoltatori, tocca il nervo di un pubblico attento a sollevare per un momento le barricate contro l’inondazione d’informazioni e la lotta per la sopraffazione.
Per quanto riguarda la questione se questo sia jazz o musica classica, la critica tedesca mette la parola fine affermando che si tratta di una forma di musica che non conosce classificazione di genere e di conseguenza si colloca vicino a Edvard Grieg come alle‟Children‘s Songs” di Chick Corea.
Come sempre, Martin Tingvall sta ora coerentemente percorrendo il cammino intrapreso, con il suo nuovo lavoro in solo ‟Distance”. Come lui stesso spiega: “in quest’album sono alla ricerca di distanza. Distanza dal qui e dall’oggi, ma anche dal senso di lontananza che si percepisce tra le persone che fanno fatica a stare insieme faccia a faccia, visto che la maggior parte dei contatti a livello personale avvieneattraverso i social media.” Quest’album vuole quindi essere un elemento di contrasto per bilanciare le distanze che la frenesia moderna porta con sé.
‟Ho fatto un viaggio in Islanda alla ricerca di distanza e sono stato ricompensato con un sacco d’ispirazione per la musica di quest’album: è una terra che da una prospettiva completamente nuova. E a dispetto o forse proprio a causa delle enormi distanze presenti, ho avuto la sensazione che ci fosse molta più intimità e vicinanza fra le persone.”
‟Uno spazio lontano dalla vita frenetica di tutti i giorni, una breve pausa, un po’ di distanza, pace, quiete e tempo per nuove prospettive.” Figure retoriche intenzionalmente utilizzate per descrivere come il pianista svedese, che ora ha casa ad Amburgo, guarda dentro sé quando si trova di fronte al sovraccarico sensoriale della realtà quotidiana.
Martin Tingvall cercherà di trasmettere dal vivo questi ‛elementi di pace e quiete‘ durante il suo concerto di pianoforte solo. Per i tanti fan delle sue composizioni sarà un’opportunità allettante per emozionarsi grazie a questo suo lato introverso.
Auditorium Parco della Musica
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