Marc Ribot e le suggestioni ayleriane

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Il nuovo anno si apre in musica in una location artistica di grande suggestione: il Museo Emilio Greco in piazza del Duomo ospita, alle ore 12.00, il Marc Ribot Trio.
Ribot alla chitarra, l’ottantaduenne Henry Grimes al contrabbasso e Chad Taylor alla batteria propongono una rilettura in chiave punk/jazz/free della musica di Albert Ayler.
Grimes, che faceva parte della band di Ayler negli anni Sessanta, si era ritirato dalle scene per un po’ di tempo; tornato sul palco nel 2003, fu contattato da Ribot che coltivava il sogno di formare una band ad hoc per suonare quel tipo di musica.
Passano da brani di jazz classico a pezzi di stampo sperimentale senza soluzione di continuità, per un concerto tutto da scoprire, mentre le statue ed i disegni d’arte moderna rendono questo concerto e l’atmosfera che si respira ancora più particolari.
Alle 18.00 ci mettiamo in marcia al seguito dei Funk Off, che ci salutano, dandoci appuntamento a Vicchio di Mugello – il loro paese di origine – dove, il 24 giugno, festeggeranno i loro vent’anni di sodalizio artistico.
Alla Sala dei Quattrocento del Palazzo del Popolo abbiamo il piacere di godere della musica elegante e meravigliosa del Trio Di Roma: i fuoriclasse Danilo Rea al pianoforte, Enzo Pietropaoli al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria tornano insieme sulla scena di UJW per avvolgerci con le loro note, tra brani originali e standard jazz rivisitati alla loro splendida maniera.Un concerto dove si ha quasi “ remora ad applaudire” perché si teme di perderne anche una sola nota. Una chiusura del programma in sala da concerto davvero alla grandissima. I tre tornano per un acclamatissimo bis, salutato da vere e proprie ovazioni di una platea sold out.
Non ancora paghi di musica, ci rechiamo al Palazzo dei Sette per gli ultimi due concerti in assoluto di questo venticinquennale.
Alle 21.30 va in scena il Luca Velotti Quartet: grande maestria sia nell’interpretazione di alcuni brani di sua composizione, sia nella sua personale rilettura di alcuni standard.
Velotti, che milita da molti anni nella band di Paolo Conte, è clarinettista, sassofonista e compositore; ci presenta brani del suo lavoro discografico Moonray, dove omaggia Armstrong, Bechet, Goodman, senza dimenticare i grandi compositori come Duke Ellington ed Hoagy Carmichael.Insieme a lui apprezziamo Gerardo Bartoccini al contrabbasso, Michele Ariodante alla chitarra a 7 corde ed alla voce e Carlo Battisti alla batteria.
Cambio palco ed ecco i Sugarpie & The Candymen, un quintetto divertente e coinvolgente, che propone lo swing in chiave moderna. Brani rock, pop e disco vengono abbinati in maniera vincente agli stili gipsy e jive, per un repertorio che spazia da Django Reinhardt ai Rolling Stones ed ai Beatles. Il loro sodalizio artistico, nato nel 2008 a Piacenza, ha conquistato il pubblico italiano e straniero; appena rientrati da una serie di concerti tenuti ad Atene, sono stati anche recentemente ospiti del programma televisivo di Renzo Arbore, Indietro Tutta – Trenta e Lode ed hanno partecipato ad una sua produzione discografica, accompagnandone la promozione con varie esibizioni in tutta Italia. Lara Ferrari alla voce solista, Jacopo Delfini alla chitarra gipsy ed alle armonie vocali, Renato Podestà alla chitarra, al banjo ed alle armonie vocali, Claudio Ottaviano al contrabbasso e Roberto Lupo alla batteria ci coinvolgono in un gran finale in festante allegria.
Arrivederci alla prossima edizione!