Il “Leggera Tour” di Musica Nuda fa tappa a Napoli

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Musica nuda al Teatro Politeama  di Laura Scoteroni

Al Teatro Politeama il 16 marzo si sono esibiti i Musica Nuda ovvero Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, nell’ambito della data inserita nel ‘Leggera Tour’, per presentare il nuovo progetto discografico ‘Leggera’ uscito lo scorso 27 gennaio per la Warner.

Numeroso il pubblico accorso per applaudire il duo che riesce con le loro performance a coinvolgere gli appassionati del genere musicale.

Ad aprire la serata Luigi Salerno in solo acustico, con tre brani dal suo repertorio, dove un pubblico attento produce l’accompagnamento ritmico con il battito delle mani. Testi descrittivi, diretti, che riportano al cantautorato degli anni Settanta, quando si affacciavano alla ribalta i grandi cantautori come Dalla, De Andrè, Guccini. Molte armonie per uno sguardo disincantato sul mondo e sulle relazioni, microcosmi d´amore fatti di ricordi ed emozioni.

Al termine dell’esibizione di Salerno, l’applauso del pubblico parte all’apparire delle sagome del duo in penombra che si appresta a prendere posizione.

I Musica Nuda aprono il concerto con il brano Tu sei tutto per me con musica di Fausto Mesolella e testo di Alessio Bonomo, un blues sofferto che riporta alle note di ‘Orfeo negro’, mentre il secondo Condizione imprescindibile su ritmo di tango, è la canzone che forse più di tutte riesce a rappresentare l’anima del duo Musica Nuda, scritta da Kaballà e Tony Canto.

Feltrinelli è il divertente brano di Francesco Cusumano inserito nel nuovo cd, nel quale la Magoni interagisce con il pubblico esortandolo a cantarne l’orecchiabile ritornello.

Per il brano Ti darò scritto a quattro mani da Petra Magoni e Luigi Salerno, Ferruccio chiama sul palco Salerno, dopo aver ricordato come i Musica Nuda hanno aperto alcuni dei concerti di Al Jarreau, scomparso lo scorso 12 febbraio. Nel brano atmosfere anni Sessanta, che ricordano le splendide melodie interpretate da Mina.

Il brano Zitto zitto scritto da Kaballà e Susanna Parigi, è pieno d’ironia sulla cui musica si staglia il cantato istrionico di Petra.

A Spinetti la spiegazione del concept dell’album Leggera richiamando le parole di Italo Calvino. “Bisogna prendere la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”.

Spinetti racconta come per il brano Come si canta una domanda il testo di Peppe Servillo sia giunto prima della musica scritta da Spinetti, che lo esegue impugnando la chitarra acustica.

Interposti alle esecuzioni dei brani originali, alcune cover come Ain’t no sunshine when she’s gone il celebre blues scritto ed interpretato da Bill Withers, che il duo tinge d’atmosfera con il pizzicato di Spinetti sul contrabasso.

Amazing Grace il celebre inno del pastore John Newton del 1779, è proposto in una versione personale basata sul contrappunto vocale della Magoni, che lo rende quasi irriconoscibile nella interpretazione rockeggiante. Una resurrection con acuti degni di nota, lasciando il finale all’assolo di Spinetti con la Magoni inginocchiata accanto al contrabasso che pizzica le corde sotto il ponticello.

Con Fausto Mesolella il duo propone un omaggio alla canzone classica napoletana con una versione di O sole mio, dalle iniziali atmosfere evanescenti, passando attraverso suoni andalusi fino al rock, con Musella che spazia tra generi e ritmi per concludere in un largo armonico che riceve uno scroscio di applausi.

Nella parte finale del concerto il duo scherza col pubblico, regalando una squisita versione di Blackbird degli Wings di Paul McCartney, seguito dal brano Il Cammello ed il Dromedario (dall’album Musica Nuda 2) nel quale il duo si sbizzarrisce garbatamente con l’inserimento di stralci di vari famosi pezzi come Lasciatemi cantare , The pink panther, You’re the one that I want. Il gorgheggio finale della Magoni si produce con acuti altissimi, terminando nella filastrocca risolutiva della storia del cammello ed il dromedario.

Per il bis eseguiti tre brani, Oggi mi sento leggera, il secondo un altro omaggio alla canzone classica con Je te voglio bene assaje con coro del pubblico, ed infine a grande richiesta Guarda che Luna il brano inserito nel loro primo album ‘Musica Nuda’ del 2003.

I concerti dei Musica Nuda sono strutturati in modo da non far cadere l’attenzione del pubblico, interagendo con esso, alternando brani originali, cover ed ospiti, lasciandolo sempre incantato dalle melodie e dal carattere vocale della Magoni.

 

 

Ph. Pasquale Fabrizio Amodeo