Fondazione Pietà de’ Turchini alla XX stagione

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Venti anni di impegno rivolto alla valorizzazione e alla riscoperta del repertorio antico europeo con particolare attenzione a quello di Scuola Napoletana: è un traguardo importante quello che la Fondazione Pietà de’ Turchini, presieduta da Marco Rossi con la direzione artistica di Federica Castaldo e la consulenza di due comitati (artistico e scientifico) celebra con la nuova stagione 2017 – 2018 dal titolo evocativo “Passo continuo”.

Un cartellone che unisce la tradizione con le più attuali proposte concertistiche, proponendo quattro diversi percorsi di esplorazione sonora, in calendario da ottobre a giugno, che includono concerti e conferenze, ma anche danza, da quella storica a quella contemporanea, e percorsi formativi rivolti al mondo del management culturale, ideati in collaborazione con associazioni ed enti territoriali e internazionali: Napoli al Centro della Musica, Riscopriamo l’Ottocento, Contemporaneamente Antica, Improvvisiamo una scala.

La stagione 2017 – 2018: “Passo continuo”

La stagione si intreccia come sempre a prestigiose occasioni di approfondimento sia scientifico sia formativo, come l’inedito seminario dedicato a “Cultura e generazione di valore: scenari e prospettive per l’innovazione”, che avrà luogo l’8 e il 9 novembre 2017 e coinvolgerà protagonisti della programmazione culturale internazionale e territoriale. Realizzato con la consulenza di Fabio Borghese, Direttore di Creactivitas Creative Economy Lab, il seminario intende gettare luce sui processi creativi e di continua ricerca per chi promuove l’arte.

Si rinnova l’appuntamento con la ricerca sulla danza storica, con il convegno internazionale “Danza e ballo a Napoli: un dialogo con l’Europa (1806 al 1861)”, dal 9 all’11 novembre 2017, promosso dalla Fondazione Pietà de’ Turchini e AIRDanza, in collaborazione con istituzioni e partner territoriali e internazionali come il Teatro San Carlo, la Biblioteca Nazionale, l’Archivio di Stato, l’Università di Suor Orsola. Per l’occasione sono state programmate due performance ed una mostra: venerdì 10 novembre, alle ore 13.00, nella Sala degli Angeli dell’istituto Suor Orsola Benincasa, si svolgerà un laboratorio coreografico aperto al pubblico dedicato alla Tarantella e al ballo napoletano così come trasmetto dall’iconografia di Gaetano Dura; ancora il 10 novembre, alle ore 20.00, presso la Chiesa di Santa Caterina da Siena sarà inaugurata la mostra fotografica dal titolo “Outre la danse. Il bello è solo l’inizio del tremendo” di Luigi Bilanciosi, e a seguire, alle ore 20.30, si potranno ascoltare le trascrizioni per pianoforte dei balletti su musiche di Giuseppe Giaquinto, Sig. Conte W.R. di Gallenberg.
Previsto anche un programma dedicato alle Sinfonie per fiati e a Teodulo Mabellini, il più famoso allievo di Saverio Mercadante, per il quale la Fondazione Pietà de’ Turchini ha invitato i celebri “Fiati di Parma”, diretti da Claudio Paradiso.

Ad un’altra figura emblematica della cultura musicale del Settecento tra Napoli e l’Europa come Johann Adolf Hasse sarà dedicato mercoledì 15 novembre, alle ore 20.30,
presso la Chiesa di Santa Caterina da Siena, il concerto dal titolo “Vedrai che amore” affidato all’ensemble Le Musiche Nove di Claudio Osele. Dal barocco trionfante di Alessandro Scarlatti al pieno classicismo di Haydn, da Napoli a Vienna, da Dresda – patria della più prestigiosa orchestra del tempo – a Venezia – regno dell’opera seria – si dipana un cammino umano e musicale unico ed eccezionale, che fa del compositore nato nei pressi di Amburgo un vero cittadino europeo ante litteram, e allo stesso tempo un campione della musica vocale con testi poetici italiani. Il programma rivela un profilo inconsueto ed intimo di Hasse, lontano dai clamori dell’opera teatrale, che passa dalla melancolia all’ironia gioiosa, dalla dolcezza amorosa alla cupa tenebra del dolore.
Dal 24 al 26 novembre 2017 Dal 24 al 26 novembre 2017 la Fondazione Pietà de’ Turchini propone la terza edizione de “Il Suono della Parola”, rassegna ideata e realizzata in collaborazione con MiNa Vagante di Piera e Alessandra Cusani. La rassegna presenta incontri e momenti di approfondimento delle diverse forme di linguaggi e musica attraverso le preziose testimonianze di protagonisti del mondo culturale di oggi. Tra gli ospiti della terza edizione Mimmo Borrelli, Lorenzo Marone, Lorenzo Pavolini, Paola Zukar e tanti altri. Domenica 26 alle ore 12 un reading-concerto di Enrico Ianniello e la musica di Elena Somarè con Lincoln Almada.
Nello stesso giorno, alle ore 19.00, in programma il repertorio polifonico tra antico e contemporaneo che vede al suo debutto a Napoli l’ensemble Exaudi, tra le più importanti formazioni vocali per il repertorio contemporaneo, che renderà omaggio a Monteverdi e alla letteratura madrigalistica nell’anno delle sue celebrazioni, con un percorso che dal musicista cremonese conduce fino a Sciarrino e Gervasoni, autori di madrigali inediti che verranno eseguiti in prima assoluta per l’occasione prima a Milano e poi per la stagione della Fondazione Pietà de’ Turchini. Il progetto è frutto di una coproduzione con Milano Musica, con cui la Fondazione ha avviato un dialogo fecondo.

Il primo appuntamento del 2018, domenica 14 gennaio 2018, alle ore 19.00 presso la Chiesa di Santa Caterina da Siena, è con la Misa Criolla di Ariel Ramirez, splendida sintesi tra musica sacra, popolare e folklorica scritta dal compositore argentino nel 1963. La Misa Criolla è stata concepita da Ramirez come un’opera per solisti, coro e orchestra, espressione di forme musicali puramente folkloriche caratterizzate dalla presenza di strumenti e ritmi tipici della tradizione popolare latino americana. Ad eseguirla ci sarà La cappella Musicale di Sant’Antonino, diretta da Antonio Maione, con la voce solista di Maria Ercolano e il Coro della Cattedrale di Sorrento.
Il 28 gennaio 2018, alle ore 19.00, in programma un appuntamento dedicato al repertorio Spagnolo nell’Italia del Seicento, dal titolo “Entre Italia y España”: protagonista l’ensemble I Bassifondi, di Simone Vallerotonda. Il concerto ricrea un quadro musicale dai colori molto variopinti grazie al dialogo tra chitarristi e liutisti delle due penisole. Prestiti, scambi e mode riecheggiano e si fondono in un grande fiume di note, ritmi, forme di danza, sulla base di un comune obiettivo: destar meraviglia!

La pluriennale collaborazione tra la Fondazione Pietà de’ Turchini e le Gallerie d’Italia-Palazzo Zevallos Stigliano, fondata sulla ideazione di programmi in sintonia con la storia del luogo o con le mostre che vi si organizzano, si rinnoverà anche quest’anno con spunti tematici originali. L’occasione è offerta dalla mostra “Da De Nittis a Gemito. I napoletani a Parigi negli anni dell’Impressionismo”, che Palazzo Zevallos ospiterà dal 5 dicembre 2017 all’8 aprile 2018. Un dialogo, quello tra Napoli e Parigi, che si estende anche alla musica dando vita a nuove correnti espressive.
Traendo ispirazione dall’esposizione la Fondazione ha programmato tre produzioni originali: la prima in calendario, martedì 6 febbraio alle ore 20.30, intitolata “Promenade napolitaine”, e vede protagonista un’eccellenza come Dario Candela e il mezzo soprano Gabriella Colecchia. La seconda produzione, prevista per il 13 febbraio sempre alle ore 20.30, sarà affidata al sodalizio tra Antonio Maione e Isa Ercolano, mentre l’ultimo appuntamento della rassegna, il 20 febbraio alle 20.30, sarà strumentale, e vedrà la partecipazione di Luca Signorini, Dario Candela e il francese Eric Porche al clarinetto.
Ad esercitare le influenze maggiori sulle generazioni di musicisti napoletani furono soprattutto Debussy e Fauré. Sul versante opposto i musicisti francesi continuarono ad essere attratti dal “folklore” partenopeo, cimentandosi nella composizione di musiche riecheggianti atmosfere e luoghi della città: Debussy (Les Collines d’Anacapri); Saint Säens (Tarantella); Poulenc (Suite Napoli) solo per citare alcuni esempi. Nello scambio, entrambe le culture musicali ne giovarono sia attraverso il ricorso ad atmosfere ed armonie impressionistiche dei napoletani, sia nelle impronte caratterizzate dai ritmi partenopei che connotarono gli autori impressionisti francesi. Autori come Pilati, Martucci, Denza, Poulenc, Satie, Fauré saranno eseguiti in questo percorso musicale inedito.

Tra marzo e maggio si susseguiranno tre produzioni per altrettante occasioni importanti: in primo luogo la Giornata Europea della Musica Antica promossa dal REMA, il 21 marzo, alla quale la Fondazione contribuirà con un progetto a cura di Dino Villatico e dedicato al concetto Monteverdiano del “recitar cantando” o “parlar cantando”, quasi a indicare un tono dimesso, una musica intima già contenuta nei versi da intonare, dove l’intonazione non è altro che l’esplicitazione di quella musica poetica. Una ricerca di corrispondenze tra l’arte retorica e l’arte del canto, o della musica, tout court, attraverso un filone che da Monteverdi e Frescobaldi, attraverso la teoria degli affetti, pervade la composizione fino a Johann Sebastian Bach. Stefano Demicheli e Francesca Biliotti saranno gli interpreti delle teorie che Villatico andrà esponendo al pubblico, per celebrare il grande Monteverdi.
Nel mese di aprile, la Fondazione Pietà de’ Turchini sarà coinvolta nel convegno internazionale del Progetto ARPREGO (Archivio Pregoldoniano), promosso dal Prof. Javier Carou Gutierrez, che si concluderà a Napoli dato l’indiscusso prestigio che la città ha avuto nella tradizione teatrale europea. Nell’ambito del convegno, il 14 aprile 2018, alle ore 20.30, presso la Chiesa di Santa Caterina da Siena, avrà luogo il concerto dal titolo “Amori sospirati e amori disperati in commedia” con arie tratte da La Locandiera di Auletta e La finta vedova di Conforto.
Il 12 maggio 2018, alle ore 20.30, la Fondazione Pietà de’ Turchini proporrà in prima esecuzione assoluta “Albino e Plautilla”, intermezzo di Leonardo Vinci riproposto con le voci di Filippo Morace e Naomi Rivieccio. Leonardo Vinci scrive in quest’occasione una pagina esemplare dove le avventure di Albino e Plautilla non sono che un pretesto per far prendere “aria” a una lunga serie di espedienti teatrali e soluzioni comiche collaudate dalla tradizione, ma alla ricerca di una collocazione adeguata su altri fronti come quelli della commedea pe mmuseca. Ad affiancare l’esecuzione le marionette di Brunello Leone, che interverranno, come intermezzi nell’intermezzo, per arricchire lo spettacolo. Il progetto sarà eseguito dall’ensemble Talenti Vulcanici sotto la guida di Stefano Demicheli.

La formazione come ponte tra ricerca e produzione è l’altro ambito nel quale la Fondazione Pietà de’ Turchini impegna le sue migliori energie, con esiti lusinghieri come le registrazioni discografiche che si stanno realizzando negli ultimi anni avvalendosi della collaborazione di Arcana-Outhere e del grande Mimmo Jodice per le copertine. Quale esito dei progetti formativi, la stagione prevede concerti affidati ai migliori allievi delle masterclass condotte da artisti di fama internazionale come Sara Mingardo ed Edoardo Catemario. Inoltre, per tutto l’anno si svolgeranno gli incontri per gli allievi dei licei cittadini per il ciclo Pane&Musica.

Infine, a concludere la stagione, il ciclo “Improvvisiamo una scala” con tre appuntamenti affidati alle voci bianche di San Rocco e ad azioni coreografiche di Martina Ricciardi, con musica dal vivo per valorizzare i gradini di Santa Caterina da Siena restituiti a nuova vita grazie ad un intervento di rigenerazione urbana firmato da Riccardo Dalisi con il sostegno della Compagnia di San Paolo.