Sabato 27 gennaio il palco del Music Art ospiterà un musicista eccezionale, il più grande trombettista italiano ed uno dei migliori a livello mondiale.
Stiamo parlando di Fabrizio Bosso, Torinese, classe 1973, che inizia a suonare la tromba all’età di cinque anni ed, a soli quindici, si diploma al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.
Nel 2000 esce Fast Flight, il primo disco a suo nome.
Milita negli ottimi High Five Quintet e, nel 2002, esce il loro primo disco, Jazz For More, seguito, nel 2004, da Jazz Desire e da Five For Fun nel 2008, che viene pubblicato dalla nota e prestigiosa etichetta discografica Blue Note.
Bosso collabora con tanti nomi illustri, fin dall’inizio della sua carriera: Gianni Basso, Enrico Pieranunzi, Carla Bley, Charlie Haden, solo per citarne alcuni.
Uno dei suoi principali prodotti discografici, You’ve Changed, vede la luce nel 2007 e viene presentato in occasione di un prestigioso concerto con ospiti nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma: Fabrizio si esibisce in quartetto, con un’orchestra di 13 archi, per l’arrangiamento e la conduzione del Maestro Paolo Silvestri. Ospiti del disco, Sergio Cammariere, Bebo Ferra, Dianne Reeves, Stefano Di Battista.
Grazie alla pluriennale collaborazione con Cammariere, Fabrizio Bosso si avvicina al mondo della musica pop e si esibisce per la prima volta al Festival di Sanremo nel 2003.
L’etichetta Blue Note, pubblica anche Sol, il primo disco dei Latin Mood, la splendida e solare band di jazz latino formata da Javier Girotto, Luis Natalio Mangalavite, Lorenzo Tucci, Luca Bulgarelli, Bruno Marcozzi e lo stesso Bosso. Il loro secondo lavoro, Vamos, vede la luce nel 2012 per la Schema Records. Della stessa etichetta discografica è Handful Of Soul, il primo lavoro di Mario Biondi che, esibendosi con l’impareggiabile supporto degli High Five, arriva al successo internazionale con la splendida This Is What You Are.
Lo Spiritual Trio formato da Bosso, Marsico e Minetto, vede pubblicati due lavori discografici, Spiritual e Purple, usciti rispettivamente nel 2010 e nel 2013.
Nel 2011 viene pubblicato Enchantment – L’Incantesimo di Nino Rota, registrato da Bosso con la London Symphony Orchestra e la ritmica di Filippini, Bonaccorso e Tucci per la direzione e gli arrangiamenti di Stefano Fonzi.
Segue, nel 2012, Face To Face, realizzato in duo con il delicato – quanto elegante – fisarmonicista Luciano Biondini; Fabrizio Bosso partecipa altre volte al Festival di Sanremo, accompagnando nuovamente Cammariere, ma anche altri artisti come Simona Molinari, Nina Zilli e Raphael Gualazzi; partecipa inoltre a vari interessanti progetti musicali come Uomini in Frac – dedicato a Modugno – e Memorie di Adriano – che omaggia il repertorio di Celentano; si cimenta in un emozionante omaggio in jazz allo storico film Il Sorpasso di Dino Risi.
Nel 2014 viene pubblicato Tandem, in duo con il sopraffino pianista Julian Oliver Mazzariello, che vede ospiti Concato e la Mannoia. Nel 2015 esce Duke, toccante e riuscito omaggio ad Ellington, realizzato in quartetto con Mazzariello, Luca Alemanno e Nicola Angelucci ed una sezione di sei fiati, diretti ed arrangiati dal Maestro Silvestri.
Nel 2016 si concretizza una ulteriore preziosa collaborazione live – Canzoni – e discografica – Non Smetto Di Ascoltarti – tra Fabio Concato, Mazzariello e Bosso, per una rivisitazione in chiave jazz dei successi del cantautore.
Lo accompagnano in questa esibizione musicale il pianista Domenico Sanna, Jacopo Ferrazza al contrabbasso ed Elio Coppola alla batteria.
Domenico Sanna, nato a Gaeta (LT) nel 1984, è un virtuoso del pianoforte; ha già inciso più di trenta lavori discografici e collaborato con tantissimi nomi della scena jazz italiana e mondiale come Joe Lovano, Steve Grossmann, Jeff Ballard, Michael Rosen, Roberto Gatto, Antonello Salis, Gege’ Telesforo, Stefano Di Battista.
Ha suonato anche in ambito pop e rock con Renzo Arbore, Jovanotti, Ligabue e Francesco De Gregori.
Sin da piccolo, ha “respirato” un’aria “musicale” in famiglia: andava a teatro, a vedere i musical ed ha preso le prime lezioni di pianoforte classico all’età di 6 anni.
Quando nel 2002 si trasferisce a Roma per studiare jazz, viene presto reclutato a far parte della band di Stefano Di Battista.
Per due anni consecutivi, nel 2006 e nel 2007, vince il premio Jimmy Woode Award come miglior pianista al festival Tuscia in Jazz.
È inoltre insignito del premio a nome di Luca Flores al Barga festival e la città di Gaeta gli consegna il riconoscimento dell’Armonia Foundation Of Arts.
Jacopo Ferrazza, classe 1989, è nativo di Frascati (RM); suona, oltre al contrabbasso, anche il pianoforte ed il basso elettrico.
Ha conseguito il diploma in pianoforte e contrabbasso classico presso il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone.
Ha approfondito lo studio del contrabbasso con suo padre Angelo e con musicisti come Ares Tavolazzi, Marco Panascia, Luca Cola e lo stellare John Patitucci.
Ferrazza ha iniziato ad esibirsi in ambito jazzistico nel 2003, quando si trasferì a Roma ed ha avuto l’occasione di suonare con grandi nomi della scena internazionale come Nicola Piovani, Maurizio Gianmarco, Roberta Gambarini, Flavio Boltro, Harold Bradley, Max Ionata, Lorenzo Tucci, David Liebman, Massimo Nunzi.
Ha avuto occasione anche di suonare in ambito pop, collaborando cond Erminio Sinni e Giuseppe Cionfoli; in contesto teatrale e cinematografico ha lavorato con attori come Sergio Rubini, Leo Gullotta e Licia Maglietta.
Nel 2006 vince la borsa di studio come miglior musicista giovane per frequentare i corsi di Musicorienta, organizzati dalla Regione Lazio.
Nel 2007, durante l’Europebassday Contest, viene scelto come uno dei migliori contrabbassisti giovani europei e, nel 2011, ottiene il Jimmy Woode Award del Tuscia In Jazz Festival.
Nell’aprile 2017 Ferrazza ha inciso il suo primo album per la CAM Records; ha suonato in numerose e prestigiose rassegne jazz nazionali ed estere ed ha arricchito la sua esperienza con la composizione e l’insegnamento.
È recente la sua consacrazione tra i primi tre talenti italiani della classifica del Top Jazz 2018 della rivista Musica Jazz.
Non ultimo, il batterista Elio Coppola, che inizia a 12 anni a studiare musica e, unendo la sua predisposizione naturale alle lezioni frequentate, arricchisce la sua carriera con prestigiosi riconoscimenti. Partecipando alle clinics della Berklee School che si tengono nel mese di luglio a Perugia durante il festival di Umbria Jazz, ottiene una borsa di studio con la quale prende parte al corso completo di studi della prestigiosa università della musica americana a Boston.
Di ritorno dalla proficua esperienza statunitense, suona in vari festival jazz, raccogliendo consenso ed apprezzamento ovunque si esibisca. Suona in diverse manifestazioni musicali all’estero, avendo così modo di incontrare il pianista americano Emmet Cohen. Insieme a lui ed al contrabbassista Giuseppe Venezia incide il suo primo disco da leader, che viene presentato in alcuni luoghi simbolo degli Stati Uniti ed in vari jazz club.
Molto attivo a livello concertistico, si esibisce in contesti differenti e collaborando con tantissimi musicisti italiani e stranieri.
Il presidente dell’associazione Ennio Forte, il direttore artistico Giuseppe Reale e sua moglie Hermina, con l’aiuto del poliedrico membro del direttivo Giuseppe De Lollis ci aspettano per offrirci un gustoso spuntino enogastronomico che farà da preludio ad una serata musicale davvero da non perdere.
Non mancate, tra l’altro l’evento è quasi già sold out!
Donatella delle Cese
Dove: Music Art
Indirizzo: Vico Santa Maria della Neve, Mergellina (La Torretta), Napoli
Informazioni e Prenotazioni: 338.5669770