Enzo Avitabile in “Napoletana” al Museo MADRE – Napoli, 2 settembre 2009

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Sarà l’esibizione dell’artista partenopeo, che ha dato da poco alle stampe il suo recentissimo lavoro, “Napoletana”, a chiudere la sezione musicale – voluta da SCATOLA SONORA MUSICISTI ASSOCIATI – della rassegna “Un’Estate al Madre” 2009, con un live concert d’eccezione, improntato proprio su questo nuovo cd.

“Napoletana” è un progetto artistico che nasce dalla volontà di recupero dell’antico lirismo partenopeo, di quella parte poetica più pura, da sempre attenta a salvaguardarsi dal rischio di una facile immagine bozzettistica e oleografica della città, della sua cultura e del suo popolo. È una ricerca che si ricongiunge naturalmente ai canti di lavoro e alle villanelle, pur avendo al suo interno anche canzoni del tutto inedite ‘scritte nel cemento della città’, con uno sguardo al passato e il cuore che respira l’odore del futuro. Musica nuova sorta da un’arte avita, originale e piena di sentimento, ricercata e innovativa nel linguaggio.

La scala minore napoletana (armonica e melodica), figlia del tetracordo greco, è la culla di questo viaggio che sotto l’asfalto dei rioni popolari urbani scopre le sue antiche verità, le domande e le risposte universali ed eterne al disagio e alla sofferenza di tutti i giorni. I testi, poesie crude ma intense nate dalla strada, sottolineano tutto ciò.

Gli intermezzi musicali con il sax sopranino e l’arpa napoletana in coppia con la chitarra classica danno vita ad atmosfere musicali e a quadri descrittivi nuovi e vetusti al tempo stesso. Sul sentiero di una delle scale rare recuperate e riutilizzate dall’autore, “la scala nova” di origine popolare del XIV secolo, Avitabile ripercorre una musica strumentale in sintonia con i brani cantati. “Napoletana” è ‘l’antico che sa di nuovo, il nuovo che sa di anticò.

Una Napoli che utilizza la sue risorse storiche come punto di partenza di una cultura che si muove nella consapevolezza delle proprie radici, delle proprie capacità espresse e inespresse, per uno sviluppo culturale nazionale e internazionale.

Il cd, frutto di questo lavoro sinergico tra tradizione e innovazione musicali, è uscito a inizio luglio scorso per Folkclub Ethnosuoni/Sudarte. Pezzi che come sempre hanno la voce di Napoli, data la fedeltà di Avitabile al vernacolo, e la spontanea immediatezza della sua gente, oltre a un dichiarato sapore metropolitano, come in “Il lamento dei mendicanti”, “Liberazione” e “Ricurdanne”, in cui il musicista partenopeo racconta la città da cui non si è mai separato. In tutto l’album, un vero e proprio viaggio tra le perle artistiche e culturali di Napoli, si rintracciano echi delle voci di Eduardo, Roberto Murolo, Sergio Bruni, sempre accompagnate dalla ritmica delle percussioni e dalle armonie sperimentali dei vari strumenti coinvolti nel progetto. La melodia si sposa con un canto nostalgico, a metà strada tra il laico e il religioso. Canzoni mai urlate, ma nemmeno soffocate, in cui non solo il vecchio e il nuovo si sposano, ma anche l’influenza partenopea e quella arabeggiante.


Enzo Avitabile: testi, musiche, voce, arpina, sax sopranino in MIb
Marco Pescosolido: violoncello
Carlo Avitabile: percussioni (tamburo, tamburino, cassa e castagnette)
Gianluigi Di Fenza: chitarra

Mercoledì 2 settembre 2009 ore 21:30 al MADRE (via Luigi Settembrini n. 79 – 80139, NAPOLI. Info e prenotazioni: 081/19313016, www.scatolasonora.org).
Ingresso 10,00 €.

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