ELLIOTT SHARP SYZYGY DODICILUNE / IRD

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Elliott Sharp è un polistrumentista, compositore e performer statunitense. Figura centrale dell’avanguardia e della scena musicale sperimentale di New York da oltre 30 anni, ha pubblicato più di ottantacinque progetti discografici che vanno dalla musica orchestrale al blues, dal jazz al noise, dalla no wave alla techno. Syzygy è il suo nuovo disco prodotto dall’etichetta salentina Dodicilune e distribuito dal 14 maggio in Italia e all’estero da Ird e nei migliori store on line da Believe Digital. Sharp (chitarra e computer device) è affiancato in questo doppio album (il primo registrato nello studio “Il Pollaio” di Ronco Biellese e il secondo in un live al Teatro Tertulliano di Milano) da Steve Piccolo (voce, basso e oggetti), Giancarlo Schiaffini (trombone), Walter Prati (violoncello elettrico), Francesca Gemmo (piano), Gak Sato (theremin) e Sergio Armaroli (vibraphone).

“Syzygy come colonna sonora e come opera retinica implica l’allineamento, ma l’allineamento non implica rigidità di relazione, proprio come congiunzione non è uguale a sincronizzazione e nemmeno a simultaneità”, sottolinea Sharp nelle note di copertina. “Le immag ini in Syzygy sono state tutte generate da una pagina di notazione musicale e sono indissolubilmente collegate. Utilizzando una serie di strategie di elaborazione, le immagini che ne vengono fuori rimangono in una relazione dinamica ma obliqua l’una con l’altra, sempre connesse mentre si metamorfizzano. Possono essere opposti, corpi risonanti o estrapolazioni. Syzygy”, prosegue il compositore, “definisce l’allineamento temporale dei corpi celesti, all’interno di un sistema gravitazionale, in un unico momento cosmico, ma la correlazione tra questi elementi rimane anche mentre seguono le loro traiettorie individuali. Scale diverse che producono diversi gradi di corrispondenza. La linea retta da una distanza rivela il frastagliato e reticolato ingrandimento. Syzygy ha radici nella parola greca zygon, che significa  “giogo ” e il syzygos derivato significa  “messo sotto lo stesso giogo”. Si trova questa stessa radice in zygote, l’unione di due gameti. L’unione forma l’incrocio, l’unione nel tempo, la congiunzione. Il tempo può essere allineato o dislocato, ma il legame resta per evolversi. Syzygy continua con delle tecniche sviluppate durante la creazione della partitura grafica Foliage, un’opera che è il risultato della traduzione dell’uso dell’elaborazione audio, utilizzando modulazione, feedback, filtraggio e stratificazione di approcci visivi analoghi, utilizzando Photoshop e GIMP (graphic editing software) che lavorano direttamente sulla notazione musicale. L’uscita è stata sia una manifestazione diretta della proiezione sonora interna nel regno visivo, sia un lavoro visivo che riflette i contorni ritmici e melodici e le densità variabili della musica in un ciclo di feedback sinestetico. Ad oggi, Syzygy esiste in due formati radicalmente diversi, creati simultaneamente. Per uno spettacolo all’ArToxin Gallery di Monaco di Baviera, le dodici pagine sono state stampate su acetato chiaro e quattro gruppi di tre sono stati messi insieme utilizzando d istanziali magnetici che consentono l’illuminazione nello spazio, per sottolineare la trasformazione temporale all’interno dell’unità. Per lo spettacolo a Erratum, le tre pagine di ciascun gruppo sono state visualizzate in forma lineare, spostate nel tempo e nello spazio”.

Elliott Sharp nel corso della sua carriera ha guidato i progetti Carbon, Orchestra Carbon, Tectonics e Terraplane ed è stato un pioniere nell’applicazione alla composizione e all’interazione musicale della geometria frattale, della teoria del caos e delle metafore genetiche. Ha collaborato, tra gli altri, con Radio-Sinfonie Frankfurt, Debbie Harry, Ensemble Modern, Nusrat Fateh Ali Khan, Kronos String Quartet, Ensemble Resonanz, Frances Marie Uitti, Hubert Sumlin e Pops Staples, Min-Xiao Feng, Jack de Johnette, Oliver Lake, Sonny Sharrock, Christian Marclay, Pierre Huyghe, Bachir Attar. Docente in alcuni i stituti, compone musiche per film, documentari e per la tv e realizza installazioni sonore in gallerie d’arte e musei.

L’etichetta Dodicilune, fondata e guidata da Gabriele Rampino (direttore artistico) e Maurizio Bizzochetti (label manager) è attiva dal 1996 e dispone di un catalogo di oltre 250 produzioni di artisti italiani e stranieri. Distribuiti nei negozi in Italia e all’estero da IRD, i dischi Dodicilune possono essere acquistati anche online, ascoltati e scaricati su una cinquantina tra le maggiori piattaforme del mondo grazie a Believe Digital.

 

Info e catalogo su www.dodiciluneshop.it
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