DCAVE records: NUOVA ETICHETTA CON PASSIONE ED OSSESSIONE!

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Presentata al MEI di Faenza il 28 e 29 Novembre nasce una nuova label capitanata da Daniele Grasso. Il suo ambiente è quello del The Cave, lo studio catanese dove han preso forma i più importanti progetti discografici di spessore dell’ultimo decennio! SISTA la prima produzione…

Una nuova etichetta? A chi può mai servire una nuova etichetta discografica di questi tempi, e cosa può aver mai di nuovo da offrire? Eppure qualcosa ce l’ha. Qualcosa di nuovo e antico insieme. Qualcosa che ha a che fare con il solo motivo che rende la musica l’unica strada possibile: LA PASSIONE! Nient’altro che la Passione.  Che dico, non  Passione ma una vera e propria Ossessione per la diffusione della cultura della musica registrata, delle idee che grazie a quest’arte si diffondono per il mondo.

Dcave: Il suo nome parla di un luogo, di una persona e di un idea.

The Cave: La Cava, il luogo che negli ultimi dieci anni ha dato corpo e suono a decine di progetti unici nel panorama italiano e ospitato decine di artisti che li hanno trovato terreno fertile per le loro idee. Diego Mancino, Cesare Basile, Afterhours, Greg Dulli, JohnParish, John Bonnar, JD Foster,Hugo Race, Jolaurlo, Alibia, Waines sono solo alcuni dei nomi passati da li.

Daniele Grasso: musicista produttore sound engineer, la persona dietro i suoni i rumori le musiche alla Cava prodotti.  Uno con niente di più che un “fottuto suono in testa”.

L’idea: scordarsi, al momento di iniziare un nuovo progetto di tutte le professionalità acquisite negli anni e farsi guidare dalle emozioni, come nelle realizzazioni musicali vere dovrebbe sempre accadere.  Non compiacere nessuno, se non chi la musica la fa davvero e chi vuole viverla, ascoltarla. Esportare quest’idea insieme ai propri dischi al proprio suono ovunque, “no tricks no frills”!

Come lo faremo: con lo scouting, che nessuno fa più. Responsabilizzando i musicisti e rendendoli parte attiva del lavoro. Con dei piani da “guerrilla marketing”. Con l’aiuto di tutti quegli addetti ai lavori che si innamoreranno del ns di lavoro e perchè stanchi di tutto ciò che è”normale”.

Con chi non lo faremo: con X Factor, con Amici, con la becera televisione, con music control, e le radio che passano solo quei pezzi li, con i finti musicisti, con chi crede che la musica sia un gratta e vinci e pensa “se non faccio successo subito lascio perdere”, con chi cerca mentre scrive quello che “può andare” e non quello che sente di dire.

Ah la “Mission”: bisogna averla per forza vero? Produrre e diffondere più musica possibile!!!

Quale? Una che rischi, che sia sincera, non per forza omologata ma che funzioni, che faccia pensare, che non faccia pensare, che faccia piangere e ridere                                   


SISTA ‘S project


Forma canzone e rockeamp;roll scarnificato, all’osso. Soltanto Basso Batteria e Voce.
Pulsione ritmica e suadenza melodica. L’armonia concettuale… un vago ricordo.
Due donne ed un uomo … pulsioni fra uomini e donne, donne e donne.


I brani dell’EP

Guardami: Il primo singolo. L’immagine da curare, l’immagine come ragione di vita, per molta gente l’unica  ragione. Il richiamo ad essere se stessi…

Sola nel buio: Le cose che cerchiamo nella notte, gli incubi che ci inseguono quando siamo soli nel buio

Cose mai viste: una pulsione irrefrenabile ai limiti dell’incredibil. Cose mai viste. Una spinta d’amore. Una donna e donna.

My generation: Una cover, si, ma una cover che incarna da più di quarant’anni l’affermazione di appartenere ad una generazione. Un simbolo più che un  brano.
La versione di SISTA è veloce ed ironica. Si è scelto questo perchè ha un  piede e più nell’immaginario musicale collettivo.  Ha una relazione forte con quel periodo d’oro (non solo per la musica ma anche per l’immagine, la   moda) che va dalla fine dei sessanta ai primi settanta.

SISTA nasce a Catania e dove se no?Una delle città più vibranti del nostro paese. Ed in particolare al “THE CAVE” studio. Tana di molti musicisti italiani e non. Fucina di alcuni episodi musicali unici nel nostro panorama.

Basso/ Batteria/ Voce sono l’anima in studio così come del live. Tre strumenti,Tre personalità.

In studio la produzione di Daniele Grasso, l’aiuto di Diego Mancino ai synth e ai cori, un pò di suoni e rumori.

SISTA è un progetto di Giusy (J.P.) Passalacqua, giovane talento catanese (musicista,compositrice) a cui presta voce suadente e movenze Elisa Buchignani, e di Daniele Grasso ( musicista, produttore,sound engineer, uomo dietro il suono e la musica di alcuni fra i più interessanti progetti musicali degli ultimi anni.Fra gli altri: Diego Mancino, Cesare Basile, Afterhours,John Parish, Greg Dully,John Bonnare,HugoRace, Waines )

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