Ciao! Sono Giuseppe SATRIANI!

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Irrefrenabile grazie soprattutto alla sua creativita’, al genio e alla voglia di sperimentazione che lo contraddistinguono, il “Guitar Hero” per eccellenza non prende fiato dal tour estivo con i G3 arrivando subito alla pubblicazione di “Unstoppable Momentum”, suo quattordicesimo impegno da solista che, come i precedenti, non si chiude esclusivamente in un unico genere ma restituisce una miscela di rock’n’roll, metal, progressive, funky ed elettronica perfettamente combinate.

In quest’album, ancor piu’ che nel precedente “Black Swans and Wormhole Wizards“, punta a coinvolgere con melodie piu’ orecchiabili, sperimentando e concentrandosi maggiormente sul suono senza ostinarsi in tecnicismi, puntando su continui cambi di atmosfera mai inopportuni ed estremamente piacevoli all’ascolto e che rendono anche il live un’esperienza multiforme ed interessante.

Joe Satriani al Palapartenope si presenta al pubblico esordendo con un “Ciao! Sono Giuseppe Satriani”, a voler ricordare le sue origini italiane.

Il suono dell’inconfondibile Ibanez apre le danze con le atmosfere fusion di Cool #9 che e’ ormai tappa fissa delle sue esibizioni, passando poi a Devil’s Slide traccia dal suono elettronico e freddo che caratterizzava l’album “Engines of creation” da cui e’ tratta ed al complesso e coinvolgente assolo di Flyng in a Blue Dream.

Parte poi il riff semplice, che arriva dritto all’ascoltatore, della title track, arricchito e strutturato tecnicamente nel corso del brano. Cosi’ si passa da The Weight of The Word, dove la chitarra guida l’intero brano, a un classico quale The Crush of Love.

 

 

 

 

 Door Into Summer,brano scelto anche come primo singolo del nuovo album, trasporta in un’atmosfera di totale spensieratezza e serenita’ che rimanda all’estate che tutti attendiamo.

I tempi articolati della batteria di Marco Minnemanne la tastiera di Mike Keneally, che lo accompagnano in questo tour, prendono molto spazio in Lies and Truths, fondendosi con il suono virtuoso della chitarra di Satriani e con il basso di Bryan Beller.

Travolgente sul palco, porta un’esplosione di energia accompagnata dal forte entusiasmo del pubblico con Statch Boogie e con Shine On American Dream, brano molto vivace dal titolo patriottico.

Si procede con il brioso ritmo swing di Three Sheets to the wind e con le divertenti atmosfere funky di Jumpin’ In, progressivamente i toni si abbassano, diventano piu’ cupi, a tratti “prog” per Jumpin’Out.

A Celebration riporta ad un clima allegro e con essa si chiude, anche nel live, l’ascolto di questo magnifico lavoro di Satriani.

Il grande finale e’ riservato a Surfing with the Alien che rappresenta a pieno la personalita’ “dell’Alieno” delle sei corde che mette tutti d’accordo, perche’ capace di dosare in maniera a dir poco perfetta tecnica, gusto per l’armonia e generi estremamente differenti.