UNIKA Accademia dello Spettacolo
Fondazione SIENA JAZZ
Accademia Nazionale del Jazz
Ba.Si. JAZZ
“LABORATORI JAZZ” III EDIZIONE
STAGE MENSILI DI ALTO PERFEZIONAMENTO MUSICALE
Unika, Accademia dello spettacolo e la Fondazione Siena Jazz, in collaborazione con la Fondazione La Vedetta sul Mediterraneo e con il patrocinio dell’Unione Europea, del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, della Regione Puglia, ed il supporto promozionale di Jazzitalia, comunicano che sono aperte le iscrizioni per poter accedere al nuovo percorso didattico BA.SI. JAZZ – LABORATORI JAZZ III – Corsi di Alto Perfezionamento Musicale, sotto il coordinamento didattico di Roberto Ottaviano e la direzione organizzativa e artistica di Giampiero Doria e Alceste Ayroldi.
Dopo due anni di esperienza che hanno portato diversi allievi a raggiungere eccellenti risultati e poter proseguire gli studi con i seminari estivi senesi, la Fondazione Siena Jazz e l’Accademia dello Spettacolo Unika, propongono un piano didattico innovativo che consentirà ai partecipanti di approfondire le proprie competenze strumentali e la tecnica dell’improvvisazione con alcuni tra i migliori esperti e didatti del panorama internazionale.
Gli stage avranno inizio nella seconda decade di marzo con una scansione mensile.
Il calendario degli incontri è il seguente:
Marzo: Rufus Reid;
Aprile: Gianluigi Trovesi;
Maggio: John Taylor;
Giugno: Sarah Jane Morris e Ian Shaw
Giugno: Franco Caroni – Presidente Fondazione Siena Jazz
Giugno: Francesco Martinelli – Critico Musicale, Direttore del Centro Nazionale A.Polillo.
I corsi sono aperti a tutte le classi di strumento ed ai cantanti che abbiano completato almeno due anni di studio.
Il percorso didattico BA.SI. – acronimo che sintetizza la sinergia creatasi tra Bari e Siena – è nato dalla collaborazione tra Unika e la Fondazione Siena Jazz con lo scopo di dare maggiore valore ai musicisti più meritevoli e per affrontare un iter di studi e di esperienze con una delle più importanti strutture didattiche internazionali del settore quale appunto Siena Jazz che, per la prima volta, ha accettato di esportare il proprio modello didattico fuori dalla Toscana.
La Fondazione Siena jazz è un’istituzione culturale senza scopo di lucro, riconosciuta Agenzia Formativa.
Nel settore della didattica, si è dedicata principalmente al Perfezionamento ed all’Alta Qualificazione Musicale, costituendo dal 1978 i Seminari senesi di musica jazz ed organizzando nel 2008 l’International Jazz Master Program in Tecniche dell’improvvisazione. Un corso biennale di Alta Formazione veramente innovativo, riservato a solo 52 musicisti altamente selezionati. Il Master è il primo in Europa a coinvolgere sessanta grandi artisti internazionali come docenti. Nel settore della ricerca ha costituito,il Centro Nazionale Studi sul jazz “Arrigo Polillo”, con biblioteca ed archivio sonoro che rappresenta un riferimento unico in Italia per musicisti, studenti e professionisti studiosi nel campo della ricerca e della documentazione sul jazz. La struttura è la più importante raccolta specializzata italiana di jazz. La Fondazione si è dotata inoltre di un’etichetta discografica, la Siena jazz Records, per la produzione di progetti musicali inediti e le Edizioni Siena jazz per la pubblicazione di materiale didattico e di ricerca.
Info: Accademia Unika Viale Giovanni XXIII, 40 – Bari – 080/5042370
BREVI BIOGRAFIE DEI DOCENTI
RUFUS REID
Il nome di Rufus Reid è per antonomasia associato al manuale The Evolving Bassist, che ha costituito nel tempo l’unico vero punto di riferimento didattico per contrabbassisti e bassisti jazz. Reid vanta anche una carriera d’esecutore di tutto rispetto, al fianco di nomi che hanno fatto la storia della musica, quali Dizzy Gillespie, Art Farmer, McCoy, Stitt, Duke Ellington, Milt Jaclkson, Lee Konitz, Don Byas, James Moody, Helen Merril, Benny Golson.
Nel 1977 diventa il contrabbassista di Dexter Gordon.
Solista veloce e di fervida immaginazione, si distingue per un eccellente tecnica in tutti i registri. Una personalità musicale che si è sempre messa in gioco, dimostrando una freschezza ed una apertura mentale non comuni, testimoniata dai nuovi progetti musicali che lo vedono negli ultimi anni sempre più coinvolto anche nel ruolo di compositore.
GIANLUIGI TROVESI
Clarinettista, sassofonista e compositore, Gianluigi Trovesi ha raggiunto con la sua musica il più difficile degli obiettivi: è riuscito a creare un mondo musicale che è immediatamente riconoscibile e originale.
Con le sue formazioni si afferma in ambito internazionale come leader e compositore, sviluppando un linguaggio che mescola il jazz a reminiscenze di musiche popolari e colte europee, e che lo rende immediatamente riconoscibile ed al tempo stesso originale.
Per meriti artistici è insignito: Ufficiale delle Repubblica Italiana, nel 2001 e Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres (Francia, 2007); Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, nel 2007.
Miglior musicista del jazz italiano nel Referendum Top Jazz della rivista Musica Jazz (1988, 1992, 1998, 2000); 5 stelle sulla rivista americana Down Beat (1993); Miglior disco di jazz italiano nel Referendum della rivista Musica Jazz nel 1985, 1992, 1996, 2003; Premio “Django d’or” come miglior musicista italiano (1999,2001).
JOHN TAYLOR
E’ uno dei pianisti jazz e compositori più celebrati in Europa.
La cifra stilistica di John Taylor è influenzata considerevolmente dalla musica classica. Il suo approccio è caratterizzato da una spinta ritmica e da una particolare sensibilità armonica. E’ uno specialista dell’uso di tecniche “percussive” sulla tastiera.
Taylor è professore di Piano Jazz al College of Music di Colonia dal 1993, e assistente alla Università di York dal 2005.
Nel 1977 Taylor costituì il trio Azimuth, con Norma Winstone e Kenny Wheeler, effettuando numerose registrazioni per la ECM Records.
Ha collaborato con Jan Garbarek, Enrico Rava, Gil Evans, Lee Konitz e Charlie Mariano,Tony Coe ,Steve Arguelles, Marc Johnson, Joey Baron, Miroslav Vitous., Alan Skidmore, John Surman .
Dal 2006 Taylor è nel Kenny Wheeler’s quartet.
The Guardian ha scritto: “questo è uno dei più grandi esecutori del jazz contemporaneo”. Nel 2004 ha formato un nuovo trio con Palle Danielsson e Martin France.
SARAH JANE MORRIS
Un grande nome della musica mondiale che ha saputo imporsi con produzioni importanti che nel tempo hanno spaziato dal pop al blues, al jazz.
Nell’81 partecipa all’incisione del disco di Annie Lennox e Dave Steward Into the Garden.
Inizia a collaborare con Jimmy Sommerville e Richard Coles per incidere quello che sarebbe divenuto il primo album dei Communards. Don’t Leave Me This Way scala le classifiche di tutto il mondo.
Miglior Cantante Femminile per la rivista italiana Rockstar. Dopo la sua apparizione all’Arena, le vengono donate le chiavi della città di Verona.
Nel 1990 appare al Festival di Sanremo con Riccardo Fogli.
Nel ’91 è invitata a scrivere ed interpretare con Riccardo Cocciante “Se stiamo insieme”, brano vincitore di quell’edizione
Ha preso parte come artista ospite agli album di Matt Bianco.
Il suo secondo album Heaven, inciso per la Virgin Records, è un successo europeo.
Nel 2006 è ospite speciale al Festival di Sanremo a fianco di Simona Bencini.
IAN SHAW
“Best Jazz Vocalist” al BBC Jazz Award nel 2007 e nel 2004, Ian Shaw ha già inciso diversi album di successo sia nel Regno Unito e gli Stati Uniti. E’ definito dalla critica, insieme con Mark Murphy e Kurt Elling, come uno dei migliori vocalist .
“Drawn to All Things – the songs of Joni Mitchell”, il suo acclamato album del 2006 lo ha consacrato come il più grande jazz vocalist maschile della Gran Bretagna (Jazz Times).
Ha collaborato con Quincy Jones, Abudullah Ibrahim, Guy Barker, Kenny Wheeler, John Taylor, Iain Ballamy, Mornington Lockett, Barb Jungr, Cleo Laine e John Dankworth, Cedar Walton, Joe Lovano e Joe Beck.