Amo un popolo presente

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Eccolo il nuovo singolo di Cortex. Si intitola “Amo un popolo presente” firmato dalla Maninalto Records. Torna in scena Enrico Cortellino, torna in scena il suo lo-fi sovversivamente pop, firma e anima di un cantautore che ci sembra molto interessante, pescato dal nuovo fronte di giovani autori della canzone italiana. Cortex, che poi tanto giovane della scena non è venendo fuori da altri due lavori con i quali ha portato a casa riscontri davvero lusinghieri, oggi ci da l’impressione di voler arrivare ad un disco che sia più rock, decisamente schierato sul fronte live piuttosto che cantautore minimalista e, nonostante il lo-fi, troviamo una cura e un’attenzione maggiore al design sonoro… almeno da questa prima canzone. Un testo scritto da Paola Cacchio e poi una musica che rispecchia a fondo le sue caratteristiche che ne hanno personalizzato il mood. Il sociale, oggi è questo il tema galeotto per ogni artista che si rispetti.

 

E infatti CORTEX parla di società e di popolo. Perché questo argomento?

Come dicevi il testo è stato realizzato da Paola Cacchio, un’autrice dell’Aquila che ho conosciuto frequentando il CET di Mogol. Lei mi passò questo testo che aveva scritto dopo il tragico terremoto che tutti sappiamo, mi colpirono molto le parole e ne scrissi la musica. L’argomento in realtà è un pungiglione con cui si vuole stuzzicare l’animo del popolo o più semplicemente quello dell’ascoltatore. Perché si sceglie un tema simile? Beh credo che un vero motivo non ci sia, tendo a fare le cose che mi piacciono e che mi escono spontanee.

 

Questo singolo anticipa un nuovo disco. Ritroveremo questa linea produttiva e questi argomenti in tutto il resto del lavoro?

No, il disco avrà delle differenti sonorità e ci saranno altri brani ma io resto sempre lo stesso… ci saranno sicuramente più batteria che in “Cinico Romantico”. Anzi sottolineo il fatto che avrete modo di ascoltare un batterista che oggi spicca nella scena italiana. Che poi, per chi mi segue da un po’, non gli resterà difficile capire di chi si tratta. Ma per ora teniamolo nell’ombra.

 

Nel video c’è un uomo con la testa da cammello. Che significato ha???

L’uomo con la testa da cammello simboleggia la massa, metterci una pecora od un maiale era troppo scontato, il cammello rumina davanti alla tv e fa determinate azioni portando addosso una maschera. Crede di far bene e di uniformarsi alla massa – appunto – ma alla fine sotto la maschera ci siamo noi.

 

Beh a questo punto dicci il titolo di questo nuovo lavoro. A cosa o a chi pensi sia dedicato?

Il titolo sarà “ORDINE DISCIPLINA E FANTASIA”.

Questo titolo azzardato vuole esser una divertente e rispettosa presa satira del motto fascista ed allo stesso tempo è la descrizione della musica e del suo mestiere. Per fare musica e per essere musicisti infatti ci vuole ordine per esser precisi, disciplina per avere continuità ed infine una buona dose di fantasia per far girare le cose con armonia…

CORTEX & ABBA ZABBA. Un incontro, una collaborazione e molto altro. Vero?

Sì io a AbbaZabba siamo amici e ci piace collaborare assieme. È lui che registra i miei dischi ed io gli dò una mano con i suoi, gli suono anche le chitarre dal vivo. Assieme siamo una bella squadra produttiva, e colgo l’occasione anche per citare la sua ultima produzione, un Ep dal titolo “Sereno”.

 

Dietro le quinte di questo disco? Che ambizioni si nascondono?

“Ordine disciplina e fantasia” vuol esser un disco che rispecchi il più possibile la parte live di Cortex. Ecco: come ambizione ha quella di collezionare il più alto numero di live possibile ed in più luoghi possibili! Mi piace l’idea, forse ovvia e scontata, di far arrivare la mia musica ovunque. Che strana cosa che oggi debba essere un’idea così difficile da raggiungere, così ambiziosa. Dovrebbe venir così naturale…

 

L’omologazione alla massa non è nuovo come concetto e di sicuro Cortex ce lo racconta in un modo che sicuramente intriga e colpisce. Aspettando quindi il suo nuovo disco in uscita entro la primavera, ci godiamo questo singolo. “Amo un popolo presente”.