Savio Arato 4tet@NAM – Napoli

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Venerdi 13 marzo sul palco del New Around Midnight nell’ambito della programmazione settimanale curata dal Direttore Artistico Vincenzo De Falco,  si e’ esibito il Savio Arato 4tet e il suo progetto Bona Jurnata, una rivisitazione in chiave jazz di canzoni napoletane classiche e più recenti.

Savio Arato, cantante dalla potente voce, ha aperto il suo concerto con un omaggio al cantautore napoletano Pino Daniele, interpretando il brano “Sulo pe’ parlà”, accompagnato al piano da un virtuoso Pino Tafuto che traccia subito la linea jazz che sarà portante di tutti i brani interpretati da Savio.

Il concerto continua con la bellissima “Dint’o vient”, brano di Ziccardi e Ghidelli, inserito dalla grande Mina nel suo lavoro discografico “Olio” del 1999.

Savio Arato ritorna di nuovo al grande Pino, come se volesse dare il messaggio al suo pubblico, che lo segue con grande partecipazione, che uno spettacolo di canzoni napoletane d’autore non può svolgersi senza la presenza dei brani di Pino Daniele che fanno la storia della musica napoletana, come “Anna verrà “ e “Lazzari Felici”.

Ancora un momento di grande emozione quando viene presentata la bellissima “Femmina Mimosa” di Marco Zurzolo, un altro capolavoro della canzone napoletana fino a raggiungere il picco massimo con i brani chiave del suo disco: “Spina ‘e rosa” e “Bona Jurnata”, quest’ultimo inserito nell’archivio storico della Canzone Napoletana della RAI.

Con lui sul palco, oltre al già citato pianista Pino Tafuto, ci sono il contrabbassista Roberto Giangrande, che si distingue nella intro di “Anna Verrà”, e il percussionista Enzo Pinelli, che accompagna con gusto ed espressività musicale un repertorio assolutamente impegnativo.

Con una passionale interpretazione di “Voce ‘e notte” e  “Canzone Appassiunata”, entrambe rivisitate in chiave jazz, Savio Arato mostra le sue doti canore e l’amore per la canzone classica napoletana e per il jazz.

Chiude il concerto con l’acclamato brano “Bona jurnata” che il pubblico canticchia mentre esce dalla sala di un club di una Napoli che non smette mai di stupire per la valenza artistica dei suoi figli.