FRANCO CERRI & ANTONIO ONORATO QUARTET sul palco del NAM

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SABATO 6 e DOMENICA 7 DICEMBRE 2014
IL MAESTRO
FRANCO CERRI
& ANTONIO ONORATO QUARTET
SUL PALCO DEL NAM – NEW AROUND MIDNIGHT di Napoli

Doppio concerto serale (sabato) e una master-class (domenica):
l’appuntamento da non perdere con una leggenda del jazz italiano

Una jazz-night da non perdere al NAM – New Around Midnight di Napoli. Il music-club di Via Bonito, nel cuore del quartiere Vomero, propone un doppio appuntamento-live con una autentica leggenda del jazz italiano…

SABATO 6 DICEMBRE 2014 doppio live sul palco del NAM con il maestro FRANCO CERRI & ANTONIO ONORATO QUARTET [alle 21.30 e alle 23.00]: Franco Cerri (chitarra), Antonio Onorato (chitarra), Angelo Farias (basso), Giuseppe La Pusata (batteria).

DOMENICA 7 DICEMBRE 2014 occasione imperdibile per i chitarristi: Master Class con il Maestro Cerri. Al termine della giornata verrà rilasciato un attestato dalla Associazione Culturale ‘New Around Midnight’. Per info e prenotazioni alla Master Class: 331.2326093 – new.aroundmidnight@libero.it.

Franco Cerri è considerato, ad oggi, il chitarrista italiano più autorevole nel campo del jazz; la sua simpatia innata ha fatto sì che molti spettatori, vedendo le sue partecipazioni in tv (specialmente negli anni Sessanta), si avvicinassero al jazz e allo studio della chitarra.
Molto apprezzato a livello internazionale, ha lavorato al fianco di artisti del calibro di Django Reinhardt, Gorni Kramer, Chet Baker, Gerry Mulligan, Billie Holiday, Stéphane Grappelli, Lee Konitz, Dizzy Gillespie, Tullio De Piscopo, Pino Presti e Jean Luc Ponty.
È uno dei tre chitarristi jazz italiani con una voce inserita nell’Enciclopedia Treccani (gli altri due sono Carlo Pes e Lanfranco Malaguti). Cerri riceve la sua prima chitarra (costata 78 lire) in regalo dal padre a diciassette anni, ed inizia ad imparare a suonare da autodidatta. Il riferimento per l’apprendimento della chitarra è il noto chitarrista Michele Ortuso, di cui studia la tecnica. La sua attività professionale come chitarrista inizia nel 1945 con l’ingresso nell’orchestra di Gorni Kramer. Nel 1950 conosce il sassofonista Flavio Ambrosetti, con cui decide di formare un gruppo autonomo, il Franco Cerri Quintet, con cui inizia ad incidere i primi dischi e ad esibirsi in tutta Europa, continuando a suonare con molti dei più grandi nomi del jazz mondiale, come Wes Montgomery, Chet Baker, Gerry Mulligan, Lee Konitz, Dizzy Gillespie, per citarne alcuni. Con Billie Holiday ha l’occasione di suonare nel 1958. Nel 2009 ha vinto l’Honorary Award durante la 3ª edizione degli Italian Jazz Awards.
La ricerca di Antonio Onorato si basa sulla fusione degli stilemi armonico-melodici del linguaggio della cultura napoletana, con la musica afro-americana, medio-orientale e brasiliana che lo hanno portato ad individuare un linguaggio del tutto personale. Nel corso della sua carriera infatti ha viaggiato molto, in particolare negli Stati Uniti d’America, dove ha tenuto molti concerti, tra cui al Blue Note di New York e ha avuto frequenti contatti con i popoli nativi americani, in Brasile e soprattutto in Africa. Da queste esperienze ha sviluppato composizioni che coniugano il jazz con la world music.
Ha tenuto concerti in tutto il mondo: Cile, Messico, Europa, Tunisia, Marocco, Angola, Uganda, Medio Oriente, Turchia e Iraq. Numerose le partecipazioni come solista a festival italiani e internazionali accanto ad artisti come John Scofield, Jan Garbarek, Charlie Haden, Steve Grossman, John McLaughlin, Pat Metheny, Tito Puente, Toots Thielemans, Tuck & Patti, Gary Burton, Bob Geldof, Rita Marley, George Benson. Nel corso del 2012, 2013 e 2014 è stato special guest in alcuni concerti di Pino Daniele.
Ha pubblicato ventitre album, di contaminazione con la cultura africana (The Soul Breath e Quatro linguas uma alma, quest’ultimo con la partecipazione del cantante angolano Dodo Miranda); con la cultura brasiliana (Tudo Azul, Un grande abbraccio; From Napoli to Belo Horizonte, realizzato in duo con il chitarrista brasiliano Toninho Horta); con la cultura medio-orientale (Sotto il cielo di Baghdad); con la cultura dei nativi americani (South Winds, Native Spirits con la partecipazione del poeta Cheyenne Lance Henson e del musicista Apache Danny Many Horses, e Mater Lucania del 2012).

Ha realizzato progetti e collaborazioni artistiche oltre che con Toninho Horta, anche con Franco Cerri, Eddy Palermo, Tullio De Piscopo, James Senese, Joe Amoruso, l’attore Enzo Decaro, Enzo Gragnaniello, Roberto Murolo tra gli altri.

Frequenta giovanissimo numerosi workshop tenuti da chitarristi di fama mondiale come Jim Hall, Mick Goodrick e John Scofield. Oggi, conduce seminari di tecniche dell’improvvisazione.

Tra le varie chitarre, suona anche un particolarissimo strumento, la Yamaha G 10[1], un modello di breath guitar ribattezzata da lui stesso chitarra a fiato, caratterizzato dal fatto che la forza, l’intensità e le dinamiche sono gestite attraverso l’emissione del fiato del musicista grazie ad un breath controller (imboccatura simile a quella di uno strumento a fiato) e non dalla pennata o dall’arpeggio come di consueto.

 

NEW AROUND MIDNIGHT
Via Bonito, 32 | quart. Vomero | Napoli
info | prenotazioni: 331.2326093
e-mail: new.aroundmidnight@libero.it
web-site: www.newaroundmidnight.it
Facebook: New Around Midnight Jazz club

PARCHEGGIO: i clienti del club potranno usufruire di un garage convenzionato, al costo di euro 6,00 fino alle ore 01.00.