JE SUIS AMELIE e’ il singolo d’esordio di AMELIE

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Dolce ed elegante questo lavoro…aspetto che si puo’ cogliere anche negli arrangiamenti dal carattere prevalentemente acustico ma che lasciano spazio anche a suoni elettronici,  con un utilizzo limitato  delle chitarre elettriche.


Sono due le facce di Amelie che spiccano all’interno del disco, una piu’ frizzante e ironica e un’altra piu’ riflessiva e sognante, quasi cantautorale.  Un progetto che si incentra su una voce fresca ed emozionante


 


Je suis Amelie Sicuramente un personaggio stralunato quello di Amelie, una lolita divertente, una “pazza buona che di notte suona”, che in questo brano esprime tutta la sua ironia e frivolezza elencando in musica i propri difetti descritti in maniera quasi “bambinesca”. Il brano, autobiografico, vuole essere quasi una presentazione in prima persona; Amelie ci tiene a sottolineare la propria identita’ anche attraverso citazioni di episodi realmente accaduti che  hanno pero’ quasi del grottesco e surreale (“Quella volta che ho buttato il cotechino dal balcone hanno riso per un anno i miei amici del veglione”). L’arrangiamento rispecchia completamente il mondo rappresentato attraverso suoni elettronici giocosi che si inseriscono qua e la tra gli strumenti prettamente acustici dall’andamento funkeggiante. Je suis Amelie vuole essere una canzone frizzante da canticchiare col sorriso sulle labbra, una filastrocca “pro buon umore”, un anti stress leggero e scanzonato per distrarre allegramente l’ascoltatore anche solo per pochi minuti. 




Cellophane: brano dalle sonorita’ jazz/pop dal tono ironico e frizzante. Il termine “Cellophane” viene usato per indicare l’immagine del preservativo dietro al quale si nascondono metaforicamente tutte le barriere, le regole sociali e morali che impediscono di vivere con estrema spontaneita’ la propria esistenza. L’arrangiamento frizzante ed una interpretazione ironica e leggera a meta’ tra il sensuale e l’ingenuo giocano quindi con il doppio senso presente nel testo. Dietro una grande ironia si nasconde pero’ il disagio di una intera generazione, abituata a rimanere ingessata in ruoli sociali e professionali estremamente limitanti. I suoni richiamano volutamente un ambiente un pò retro’ essendoci nel testo riferimenti a terminologie del passato (“giorni passati nei videotape” oppure “fotogrammi in bianco e nero” ecc).




Just for you;. Il pezzo, l’unico in inglese, dona un leggero e voluto respiro internazionale. Canzone di grande “phatos” e di grande impatto che si allontana un pò dal resto dei brani dell’album per avvicinarsi piu’ ad un contesto anglo-americano. Il testo ha una doppia chiave interpretativa: Il “Just for you ”  non e’ rivolto solamente ad una persona amata, ma puo’ essere interpretato anche come dialogo struggente e visionario tra l’artista stessa e il suo grande Amore, quello per la musica, vista come interlocutrice dalle sembianze quasi “umane”: la musica come unica struggente passione, la musica come qualcosa da cui si dipende inevitabilmente, la musica come una persona che al suo improvviso allontanarsi, lascia una insopportabile nostalgia a tratti rasente la disperazione.




Amelie (all’anagrafe Paola Memeo) a soli 5 anni sente una forte attrazione per la musica e comincia a studiare pianoforte; a 15 anni esplode la passione per il canto. Per anni matura numerosissime esperienze live come front woman in diverse cover band spaziando dal pop rock all’acid jazz, dal blues al soul, esibendosi spesso non solo in locali ma anche in importanti feste aziendali e private tra cui quella della RAI per la trasmissione “Isola dei famosi”. Oltre all’intensa attivita’ live, Amelie lavora anche come turnista in studio: numerose sono anche le collaborazioni che la vedono coinvolta come voce guida in provini di brani inediti destinati ad alcuni “Big” della canzone italiana (Noemi, Cristina D’Avena, jingle mediaset ecc) . Nel 2009 comincia la collaborazione con il produttore artistico Giovanni Rosina. Nel 2010 Amelie partecipa infatti alle selezioni per Sanremo Nuova Generazione con il brano “Viene sera”, e viene indicata su alcuni siti di settore tra i migliori ed incredibilmente esclusi dalla commissione dell’Ariston. Comincia a crearsi sul web molto interesse e aumenta di colpo il seguito di persone che seguono il suo progetto. A ottobre 2010 esce il suo primo EP di brani inediti che la vede coinvolta anche come compositrice e autrice di alcune canzoni, progetto seguito dalla direzione artistica di Giovanni Rosina che ha curato tutti gli arrangiamenti ricreando un mondo e un ambiente originale, moderno, delicato e ironico totalmente rappresentativo della personalita’ di questa artista.


 


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