CARMEN FEMIANO e EDOARDO PUCCINI: MI MANDA (ANCORA) PICONE

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CARMEN FEMIANO e EDOARDO PUCCINI
MI MANDA (ANCORA) PICONE
di Elvio Porta
Regia Carmen Femiano
Direttore Artistico Giuseppe Giorgio.

11 ottobre 2014, teatro Bolivar, Napoli.

 
La piece nasce “nel trentesimo anniversario dell’uscita del film nelle sale e che si annuncia – spiegano i protagonisti – anche come un concerto di  parole e musica. Parole tratte dal romanzo che precedette la sceneggiatura del film, un romanzo diviso in otto capitoli, ciascuno con una piccola prefazione.  Una sorta di sintesi della Napoli e dei napoletani secondo l’ormai quasi proverbiale protagonista.”
“Parole  – così ancora il programma –  che urlano il dolore e lo smarrimento di una Napoli e dei napoletani derubati della propria vita.” Parole che parlano “di questa realtà che ogni giorno di più toglie la speranza ai deboli per renderli ancora più deboli”.Parole parlate con l’autoironia involontariamente comica del disincanto. Parole appassionate gremite di sapori amari in bilico fra sdegno e ironia. E Musica. Musica che non ha paura di cantare la tradizione senza limitarsi alla tradizione, cercando nella musica il teatro, guardando ad ogni canzone come a un momento di emozione da comunicare con la voce e una chitarra. Uno spettacolo “spartano”, un confronto quanto mai diretto con il pubblico.

1411929023_1979187_10204922686209454_4908520278825012671_o[1]Cercando nella musica il teatro: ecco, ritroviamo in questo passaggio la cifra stilistica di Carmen Femiano interprete vocale, così come si rivelò per la prima volta in “Napoletana”, il disco e la tournee –  con il  pianoforte e gli arrangiamenti di Francesco D’Errico e con Paolo Innarella, Daniele Esposito e Salvatore Tranchini –  con un impeto  esistenziale che dava a classici come “Core ‘ngrato” o “Chiove” una veste per nulla convenzionale, inquieta e stranita, come una Juliette Greco o una Ute Lemper napoletana. Una “sciantosa” capace, nel canto, di “dire”, di recitare, da attrice, la parola, la frase.

E non è un caso, forse, che il debutto teatrale della Femiano è avvenuto con “L’Opera da tre soldi” con la Compagnia Stabile del Teatro Bellini. Da allora, moltissimo teatro, ma anche televisione, cinema, direzioni artistiche e tanto altro ancora. Recentissimo, l’impegno – culturale, civile – in quel vero e proprio progetto  “di resistenza” che e’ il “Teatro cerca casa”. Infine questa prima al Bolivar, che firma anche come regista… Andiamo a vederla!