“Campi Flegrei: mare, archeologia, storia e jazz music”, in quest’ottica nasce la seconda edizione del “Pozzuoli Jazz Festival” organizzato e promosso dall’associazione “Jazz and Conversation”.
IL PROGETTO
Competenza e passione sono i punti cardine su cui si basa un evento unico nel suo genere per i Campi Flegrei in programma dall’8 al 16 luglio prossimo con un cartellone di prim’ordine e con artisti di caratura internazionale del mondo della musica. Il jazz: un genere musicale che ebbe origine nei primi anni del XX secolo nelle comunità di schiavi africani che lavoravano nelle piantagioni del sud degli Stati Uniti d’America, che cantavano il jazz nella sua prima forma: “I Work Songs”, cioè canzoni di lavoro. Le caratteristiche peculiari di quel genere di jazz erano l’improvvisazione, il ritmo swing spesso sincopato, la poliritmia e il tono malinconico dato dall’uso delle “blue note”. Sin dai primi tempi il jazz ha incorporato nel suo linguaggio generi della musica popolare americana dal ragtime, al blues, alla musica leggera, mentre, in tempi recenti il jazz si è mescolato con tutti i generi musicali moder
ni come il samba, la musica caraibica, il funk, l’hip hop e il rock.
In questa direzione l’organizzazione del “Pozzuoli Jazz Festival” ha allestito un programma che accontenterà tutti gli amanti della musica d’autore con artisti nazionali ed internazionali.
“Dopo il successo e l’entusiasmo con cui è stato accolto l’evento la passata stagione ci siamo riproposti di accrescere l’offerta per portare la manifestazione a traguardi di levatura maggiore – afferma Antimo Civero, presidente dell’associazione Jazz and Conversation -. Oltre all’originalità delle scelte artistiche abbiamo puntato a sottolineare anche il forte legame con il territorio: le sue caratteristiche peculiari e gli evidenti elementi ambientali e culturali. Il progetto del Festival è incentrato sulla costruzione di un percorso culturale capace di raccordare le iniziative legate all’evento Jazz con le altre che è possibile promuovere nel corso dell’anno. Inoltre, esso ha anche un aspetto legato ai temi universali della Solidarietà, della Pace, dell’amore e della cittadinanza attiva”.
LE LOCATIONS
Il Festival si svolgerà con ben tre serate all’interno del Vulcano Solfatara, in una cornice singolare e di straordinaria bellezza: quello di Pozzuoli, infatti, è l’unico Jazz Festival del mondo che si svolge all’interno di un vulcano. Il sito disponibile per la manifestazione già dal primo pomeriggio di ogni serata, attrezzato per l’evento, accoglierà gli artisti e il pubblico offrendo un’originale illuminazione e la possibilità di una visita notturna al cratere, che accrescerà l’aspetto singolare della manifestazione.
Un altro teatro all’aperto che accoglierà una serata del Festival sarà il settore Venere delle Terme Romane di Baia. Considerata la “Costa Azzurra” nell’antichità dell’impero romano, Baia ospiterà una serata della kermesse nel più grandioso complesso architettonico formato da sale termali, sudari, piscine e belvederi dei Campi Flegrei.
Poi, sarà la volta dell’Habiba Damiani Lago, un’autentica terrazza immersa in un parco incantato di vegetazione che si affaccia sul tempio dedicato ad Apollo e sul mitologico lago d’Averno.
Il Festival si chiuderà, poi, il 16 luglio al “c.d. Tempio di Nettuno” a Pozzuoli nel complesso termale che sorge a pochi passi dall’Anfiteatro Flavio già scenario l’anno scorso della prima edizione.
L’EVENTO: LE SERATE
Si parte l’8 luglio al Vulcano Solfatara con l’accoglienza dei “I Fous du Port” Dixieland Jazz Band. Poi, alle ore 20,00 sarà la volta di Paolo Licastro, jazzista con particolare interesse per la musica etnica, popolare e del mediterraneo, che ha unito all’attività di interprete quella di compositore. Nel sua carriera diverse le collaborazioni con Daniele Sepe, Consiglia Ricciardi eamp; Gipsy King e altri cantanti.
A seguire ci sarà il concerto di Kelly Joyce, cantante di origine francese e figlia d’arte (suo padre è il compositore King Joe Bale, figlio del principe dell’ex impero africano Bantu, la madre è la fondatrice e cantante dei Chocolats, Emanuelle Vidal De Fonseca). Il suo esordio sulle scene nel 2000 con il singolo “Vivre la vie” che diventò una hit radiofonica e con la quale si fece conoscere al grande pubblico. In seguito la cantante partecipa al Festival dei Due Mondi di Spoleto, e affronta un tour fra Giappone e Europa, prima con un trio e in seguito con un quintetto jazz. Nel giugno 2004 viene pubblicato Chocolat di cui la cantante è anche autrice, che contiene testi del periodo adolescenziale alternati a brani più recenti. Da questo secondo album sono estratti i singoli “Little Kaigè”, ballata sulla nascita della sorellina, uscito già nell’estate del 2003, e “C’est l’amour qui vient”, che anticipa e lancia l’uscita del disco. Il terzo singolo estratto dall’album è “Melody”. Nel 2005 collabora con il produttore Fish ed il rapper Esa per il brano “Cos’è che vuoi da me”, e nel 2006 in “Tu mi porti su”. Nel 2007 realizza la cover del brano “Delicate” assieme al gruppo ucraino Four-Kings. Nel giugno 2008 esce il nuovo singolo intitolato “Rendez vous”, che viene scelto come colonna sonora della campagna pubblicitaria televisiva della Wind. Il 26 giugno 2009 esce in tutte le radio il nuovo singolo “Hall