Pietro Tonolo porta una nuova New York ai Chiostri di Santa Corona, coerentemente con la scelta del Panic di ispirarsi a musicisti di un certo tono formatisi o operanti nella Grande Mela.
La novita’ del sassofonista veneziano sta nel virtuoso assembramento di una band particolare, ispirata agli albori del jazz, alla sua provenienza africana, non a caso intitolato Dajaloo, “essere simili”. I suoi viaggi in africa sono tutti contenuti in questo contagioso progetto di contaminazioni che forse niente di nuovo apporta al genere, visto che si tratta di componenti africane, afroamericane ed ovviamente europee, ma sono amalgamate con una forza trascinante.
Effetto garantito dalla tradizione Wolof di cui i musicisti che Tonolo ha voluto nella sua band, l’ensemble Africa Djembe’ Junior (composta da cinque percussionisti senegalesi), sono professionali esecutori. Tra questi Dudu Kouate, che vive ormai da anni in Italia, dove cerca continuamente di favorire la contaminazione e la condivisione culturale, Naby Camara e Moulaye Niang, affiancati dall’italiano Alex Bottoni. La caratteristica centrale del Wolof e’ il ritmo e molti dei brani proposti sono stati irrefrenabili crescendo di tamburi, che montavano dentro dalla pancia fino alle bocche che hanno urlato trascinate in una primordiale regressione selvaggia.
Ma Tonolo ha lasciato spazio anche a momenti piu’ ispirati, dove la saggezza dei popoli che custodiscono il vero profondo legame dell’uomo con la natura si manifesta con dedizione. E cosi’ suonano brani come “Le Mustic Mistic” o “L’ultima scialuppa“, intesa come il mezzo di trasporto per l’iniziazione dell’anima, per colui che puo’ scegliere di andare o di restare.
Infine, e questo dona completezza a questo avvincente progetto, non mancano citazioni piu’ classiche come “African flower” di Duke Ellington, in cui Giampaolo Casati (tromba), Roberto Rossi (trombone) e Giancarlo Bianchetti (chitarra) hanno trovato maggiore spazio esecutivo insieme a Paolo Birro, ospite d’eccezione che si unisce all’ensemble nella seconda parte del concerto.
Vicenza, 14 maggio 2011
Panic Jazz Cafe’ Trivellato (Chiostro di Santa Corona): Dajaloo di Pietro Tonolo – Pietro Tonolo (sax), Giampaolo Casati (tromba e cornetta), Roberto Rossi (trombone e conchiglie), Giancarlo Bianchetti (chitarra elettrica), Dudu Kouate (percussioni, strumenti vari), Naby Camara (percussioni), Alex Bottoni (percussioni), Moulaye Niang (percussioni)