Sofiane Saidi, Ablaye Cissoko, Costantinopoli e Canzoniere Grecanico Salentino al Festival Ethnos

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Il Festival Ethnos continua portando a Torre Annunziata (NA) due concerti di grande fascino e cultura musicale: mercoledì 26 settembre al Molo Crocelle con Sofiane Saidi e giovedì 27 settembre con Ablaye Cissoko e Costantinopoli.

Sofiane Saidi è un vero e proprio viaggio nella musica algerina ma di quelle che intreccino i suoni dei villaggi dei beduini con il funk, le note del chaabi egiziani e la musica di Bollywood. Da tanti anni viene considerato l’erede naturale di Khaled ma il “Principe del Raì 2.0” come viene chiamato, è ancora più coinvolgente e trascinante. Esibitosi con il gruppo dei Mazalda, ha dato vita ad un concerto che ha unito al Raì vari elementi groove/funk e musica elettronica che ha conquistato il pubblico.

 

 

Di tutto altro genere il concerto di giovedì 27 settembre sempre a Torre Annunziata dove i ritmi africani della kora del cantante e compositore Ablaye Cissoko e la musica orientale del gruppo Costantinopoli, che ha messo insieme la melodia del setar, della viola, del tombak e delle percussioni a sostegno della kora suonata in modo assolutamente strepitoso dal bravissimo Cissoko che ha portato la musicalità africana addolcita dalle struggenti composizioni della musica persiana.

 

 

Venerdì 29 settembre il Festival Ethnos ritorna nella Villa Vannucchi di San Giorgio a Cremano con  il concerto del Canzoniere Grecanico Salentino e  la partecipazione di Erri De Luca, che ha messo insieme musica e parole, presentando oltre ai brani più popolari del gruppo alcuni racconti, poesie, pensieri dello scrittore/poeta sempre pronto a schierarsi a favore delle battaglie civili più importanti del nostro Paese e a “raccontare” una delle tragedie più forti che sta vivendo il mondo contemporaneo come quella dei migranti che arrivano sulle nostre coste.

Fondato nel 1975 dalla scrittrice Rina Durante, il Canzoniere Grecanico oggi guidato dal tamburellista e violinista Mauro Durante, che ha ereditato la leadership dal padre Daniele nel 2007, acclamato da pubblico e critica con 18 album e innumerevoli spettacoli tra Stati Uniti, Canada, Europa e Medio Oriente, ha fatto la storia della world music italiana, venendo riconosciuto nel 2010 dal MEI come Miglior Gruppo Italiano di Musica Popolare

Il concerto è un insieme di taranta, tammorre, musiche popolari e i racconti e le poesie di Erri De Luca, osannato dal pubblico del Festival, e si conclude con la preghiera laica scritta dallo stesso De Luca “Mare Nostro che non sei nei cieli” dedicata alle vittime del naufragio al largo di Lampedusa, e una dolcissima poesia del poeta turco nazim Hikmet “Arrivederci fratello mare” con la quale saluta e ringrazia tutto il pubblico di Ethnos.