Si preannuncia una grande serata di jazz quella di venerdì 28 aprile al Music Art di Napoli; il protagonista assoluto sarà infatti il sax di Max D’Avola, agrigentino di origine, ma trasferitosi presto a Salerno, dove studia clarinetto e consegue il Diploma al Conservatorio. La sua guida diventa Tony Scott, che gli insegna le tecniche del sax classico.
Nel 1997 incontra e collabora con Romano Mussolini, con il quale, insieme anche a Guido Pistocchi, incide l’album Da Louis Armstrong a Charlie Parker; suona in Band capitanate da grandi nomi come Lino Patruno e Carlo Loffredo; suona nella Corvini-Iodice Roma Jazz Ensemble.
Incide, insieme a Cicci Santucci, Piano&Forte, l’ultimo lavoro discografico di Romano Mussolini.
Nel 2001, insieme a Dario Rosciglione, partecipa al progetto Jazbeat, collaborando con Flavio Boltro e Stefano Di Battista; con questa formazione prendono parte ell’edizione 2003 di Umbria Jazz, al Festival di Villa Celimontana a Roma ed il singolo di esordio, Sing Sing Sing, viene scelto per accompagnare lo spot televisivo della Tim Alice ADSL.
Nel 2002 D’Avola viene insignito del premio Massimo Urbani; nel 2004 viene consacrato come il miglior interprete europeo all’Europ Jazz Contest di Bruxelles.
Collabora spesso con Steve Grossmann, che lo considera uno dei migliori sassofonisti della scena jazz internazionale: non e’ raro poterli applaudire insieme, in concerti in quintetto, a due sax tenore.
È spesso impegnato in tournée internazionali, che toccano vari Paesi d’Europa e del mondo; nel 2000 vede la luce il suo primo CD, Bee Bop, inciso in quartetto con Andrea Pozza, Luciano Milanese ed Osvaldo Maffei.; seguiranno BlackBerry Machine del 2005 con Rossiglione, Munari e Lussu e Micca’s Dream nel 2007.
Completeranno la magia di questa serata musicale, le note del virtuoso del pianoforte Francesco Nastro; nato a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, classe ‘67, studia e si diploma in pianoforte nel 1989 e nel 1991 completa gli studi di composizione, sempre presso il Conservatorio di Salerno.
Nastro, che non ha trascurato, al contempo, di approfondire un approccio alla musica classica, seguendo un corso di perfezionamento tenuto dal Maestro Adrian Costantin Baciu, ha partecipato a numerosi festival jazz di levatura nazionale ed internazionale. Ha vinto il premio Clara Barberis in improvvisazione jazz.
Con il giornalista Pietro Mazzone collabora con il Pomigliano Jazz festival nel realizzare le Guide all’ascolto, che vedono la partecipazione di alcuni prestigiosi ospiti del mondo musicale. Ha partecipato all’opera di Roberto De Simone. Requiem in memoria di Pier Paolo Pasolini, esibendosi al Teatro San Carlo di Napoli.
Guida un Trio a suo nome ed è componente stabile del quintetto di Piero Condorelli e del quartetto di Aldo Vigorito; ha insegnato presso i Conservatori Cimarosa di Avellino e San Pietro a Majella a Napoli.
Con loro si esibirà il salernitano Aldo Vigorito, diplomatosi in contrabbasso al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Grandi collaborazioni, come quella con il pianista Romano Mussolini, caratterizzano il suo percorso artistico e musicale. Tra gli altri citiamo Daniele Sepe, Alfonso Deidda, Francesco Nastro, Pietro Condorelli e milita stabilmente nell’ensemble il Trio Di Salerno e nell’Orchestra Napoletana di Jazz diretta da Mario Raja. Ha suonato anche in contesti musicali diversi, in ambito rock e pop a livello internazionale.
Non ultimo, il batterista Stefano Tatafiore, napoletano, classe 1962; il bisnonno era direttore d’orchestra ed il nonno un pianista e compositore. Grande appassionato di musica classica, diventa batterista “per sfida”. Suona la batteria per la prima volta a 17 anni, con Eugenio D’Amico; in seguito, continuo’ gli studi con Umberto Guarino e poi con Valter Scotti.
Conobbe Daniele Sepe, perché erano accomunati dalla passione per le motociclette, ed iniziarono a suonare insieme, esibendosi in alcuni locali storici musicali napoletani, come Il Calderone.
Nel 1986, per motivi personali, dovette trasferirsi a New York: fu lì che la necessità di sopravvivere lo porto’ a concentrarsi approfonditamente sullo studio dello strumento ed a perfezionare quanto aveva imparato precedentemente, suonando alla moviola. Comprese infatti l’importanza degli spazi tra le note e trovo’ rifugio nello studio. Suonava ai matrimoni ed il suo repertorio spaziava dalle tarantelle ai brani della tradizione irlandese. Conobbe Al Forster, per il quale ebbe occasione di montare la batteria e frequentare contesti altamente formativi come sale di registrazione e spazi da concerto prestigiosi, come il Blue Note. Fu così che si formo’ la sua coscienza musicale jazzistica, ascoltando grandi come Billy Higgings e Steve Gadd. Nel 1990, tornato in Italia, ricomincio’ a suonare con Sepe e poi con Francesco D’Errico, Piero Condorelli. Ha suonato con Romano Mussolini, Lino Patruno e con tantissimi musicisti di prima fascia della scena jazz napoletana.
Il presidente dell’associazione Ennio Forte, il direttore artistico Giuseppe Reale e sua moglie Hermina, con l’aiuto del poliedrico membro del direttivo Giuseppe De Lollis ci aspettano per una serata di buona musica…preceduta da un break enogastronomico.
Vi aspettiamo.
Dove: Music Art
Indirizzo: Vico Santa Maria della Neve, Mergellina (La Torretta), Napoli
Informazioni e Prenotazioni: 338.5669770