Deve-Bartolo-Tribuzio-Lanotte Jazz 4et in concerto al “Bar dell’Angolo”

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L’appuntamento con il jazz è per sabato 11 febbraio alle ore 22:00

Simone Deve (pianoforte e piano elettrico), Livio Bartolo (chitarra), Pierfranco Tribuzio (contrabbasso), Gianni Lanotte (batteria), quattro fulgide promesse del jazz pugliese, legate da una profonda e sincera amicizia, terranno un concerto al Bar dell’Angolo (Via degli Imperiali, 14 Manduria) di Carmelo Massafra, sabato 11 febbraio alle ore 22:00. Il repertorio sarà incardinato su alcune composizioni originali, in pieno solco modern jazz, siglate dai quattro giovani musicisti. Deve è un pianista dal fraseggio fluente, guizzante, a tratti febbrile. Nel corso della sua attività concertistica ha avuto la fortuna e l’onore di esibirsi al fianco di tante eccellenze del jazz, tra cui: Steve Potts, Antonello Salis, Carlo Actis Dato, Marc Ducret, Eugenio Colombo, Vittorio Gallo, Francesco Lomangino, Mike Rubini, Carolina Bubbico, solo per citarne alcune. Dal viscerale senso del blues, Bartolo è un chitarrista che si contraddistingue per una ricca musicalità impreziosita da un playing cantabile ed efficace. Durante il suo percorso artistico ha condiviso il palco con molti stimati musicisti, tra i quali: Steve Potts, Gianni Lenoci, Francesco Cusa, Danilo Tarso, Fabrizio Galasso, Eugenio Venneri, Francesco Alemanno, Virginia Pavone e tani altri ancora. Tribuzio è un contrabbassista dal suono robusto e incisivo, che spicca per una naturale predisposizione nell’affrontare svariati generi musicali come jazz, rock e fusion. Dal drumming cangiante e dal groove corposo, Lanotte è un batterista costantemente al servizio del solista di turno e alla ricerca dell’interplay, in grado di offrire numerosi spunti ritmici interessanti. Con il quartetto Ruidalsud conquista la finale al Premio Bettinardi, in seno al Piacenza Jazz Festival. Per questi quattro giovanotti di belle speranze si prospetta un avvenire roseo. Il concerto targato Deve-Bartolo-Tribuzio-Lanotte Jazz 4et al Bar dell’Angolo rappresenta un reale motivo d’interesse per tutti gli appassionati di jazz che credono fortemente nelle generazioni future.