METJAZZ 2017: Il sax a cinquant’anni dalla morte di John Coltrane

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Dal 27 gennaio al 23 febbraio si terrà la XXII edizione della rassegna METJAZZ 2017, organizzata dal Teatro Metastasio Stabile di Prato con la direzione artistica di Stefano Zenni.

Non solo concerti, ma anche una conferenza e una mostra di disegni articolano il cartellone di quest’anno, pensato per celebrare i cinquant’anni dalla morte di uno tra i più grandi improvvisatori della storia del jazz, JOHN COLTRANE, un autentico “compositore istantaneo” che ha chiuso il periodo del bop e aperto quello del free-jazz: una ricognizione della sua eredità, ma senza spirito imitativo né di revival, e un focus particolare attorno al sassofono – strumento nato in Europa, giunto negli Stati Uniti via Messico e che, solo grazie al jazz, è diventato una voce fondamentale della musica contemporanea – saranno i temi portanti di tutti gli appuntamenti.

Quattro i grandi eventi tra Metastasio, Fabbricone e teatro Politeama:

  • l’inaugurazione è affidata a una produzione originale di MetJazz, un trio rhythm’n’blues (il sound con cui Coltrane è maturato), un personale tributo a Coltrane realizzato da FRANCESCO BEARZATTI che fa dialogare il suo sax tenore e il suo clarinetto con l’organo Hammond dell’eclettico EMMANUEL BEX e la batteria di JEFF BALLARD nel concerto Dear John (Open Letter to Coltrane) (30 gennaio, Metastasio, ore 21);
  • in una serata improntata all’arte del duo, con un concerto in esclusiva per l’Italia realizzato in collaborazione con Musicus Concentus, DAVID MURRAY, riconosciuto da ormai molti anni come il sax tenore più personale e trascinante della scena contemporanea, si confronta con la grande pianista giapponese AKI TAKASE, protagonista della scena sperimentale tedesca, con cui condivide uno spirito giocoso e eccentrico, tra rispetto della tradizione e sguardo divertito e appassionato oltre le convenzioni del jazz (2 febbraio, Metastasio, ore 21);
  • Gesti e movimenti del sax offrono invece il tema per un doppio set che suggella l’incontro del sax di DAN KINZELMAN con la danza del ballerino torinese DANIELE NINARELLO in Kudoku (una produzione ideata da Enrico Bettinello per Novara Jazz, poi presentata con successo anche alla Biennale Danza di Venezia), e con il contrabbasso di JOE REHMER e la batteria di STEFANO TAMBORRINO nel trio Hobby Horse (13 febbraio, Fabbricone, ore 21);
  • FRANCESCO CAFISO, forse il sassofonista italiano più noto negli USA, guida La Banda, un avvolgente progetto sinfonico che affianca il suo sestetto – gli straordinari musicisti Giovanni Amato (tromba e flicorno), Humberto Amésquita (trombone), Mauro Schiavone (piano), Giuseppe Bassi (contrabbasso) e Silvio Morger (batteria) – con la Camerata Strumentale Città di Prato e propone un viaggio musicale avventuroso e appassionante tra i colori, i sapori, i paesaggi e i costumi siciliani, sotto la direzione di VALTER SIVILOTTI (23 febbraio, Teatro Politeama Pratese, ore 21).

Ci saranno poi altri quattro appuntamenti racchiusi tra gli eventi di MetJazz OFF, tutti a ingresso gratuito e realizzati in collaborazione con e presso tre istituzioni cittadine:

  • Con il concerto 88 tasti di Coltrane, prodotto da MetJazz in collaborazione con la Scuola di Musica Verdi di Prato, ALESSANDRO GALATI, affermato già dagli anni 90 come uno dei protagonisti del piano jazz in Italia, esegue una sua personale rilettura della musica di Coltrane sul pianoforte, strumento sul quale a volte il sassofonista componeva (27 gennaio, Scuola di Musica Verdi, ore 21);
  • Nella conferenza del direttore Stefano Zenni Meditations: John Coltrane 50 anni dopo si ripercorre la breve ma intensa carriera di Coltrane esaltandone la ribollente energia creativa e la varietà della sua lucida visione musicale e spirituale (29 gennaio, Museo del Tessuto, ore 11);
  • Il concerto/spettacolo Anchise sulle spalle di Enea, una coproduzione di MetJazz e del MUSEO DI PALAZZO PRETORIO, si ispira alla scultura “Madre e figlio” di Jacques Lipchitz, per raccontare la drammatica attualità della guerra in Siria attraverso la suadente voce di MONICA DEMURU e il violoncello di LUCA TILLI (5 febbraio, Museo di Palazzo Pretorio, ore 17.30 e 18.30);
  • Uno dei maggiori sax tenori della scena italiana, il livornese DIMITRI GRECHI ESPINOZA, dà voce alla sua urgenza religiosa e spirituale con Angel’s Blows, una performance di solo sax tenore realizzata in collaborazione con Museo del Tessuto e pensata come una sorta di meditazione musicale, in un tempo che oscilla tra la preghiera e la riflessione, in una dimensione di semplicità complessa che discende dalla lezione di Coltrane (12 febbraio, Museo del Tessuto, ore 21).

A corredare la rassegna, dal 27 gennaio al 23 febbraio nel foyer del Metastasio sarà allestita la mostra diSEGNIdiJAZZ di MARCO MILANESI, un viaggio non convenzionale nell’universo delle sensazioni che i brani jazz riescono a suscitare con disegni ispirati a questa musica che incarna il ritmo della terra, ispira la vita quotidiana, accompagna emozioni e malinconie.

 A creare un ponte ideale tra Prato e Firenze c’è poi la collaborazione di MetJazz con il Pinocchio Jazz Club di Firenze, che suggella una serie di INCROCI JAZZ, di cui si segnala il concerto Acrobats di TINO TRACANNA (28 gennaio, Pinocchio Jazz Club, ore 22).

Il festival è organizzato dal Teatro Metastasio Stabile di Prato in collaborazione con il Network Sonoro, Musicus Concentus, la Camerata Strumentale Città di Prato, la Scuola Comunale di Musica Giuseppe Verdi, il Museo del Tessuto, il Museo di Palazzo Pretorio, e il Pinocchio Jazz Club di Firenze.

Per ulteriori info: http://www.metastasio.prato.it/it/met-jazz/