Ispirato dalla dolce tradizione pop italiana, quella leggera e classica, quella che cerca la “trasgressione” in un genere così poco attaccato dalle rivoluzioni e dalle mode. NUDi torna sul banco degli imputati saccenti conoscitori di musica con un nuovo disco dal titolo “LAmiaFAVOLA+BELLA” ed è così che torna a parlare di sé al suo pubblico con nuove canzoni in pieno stile popolare. L’amore, la vita, la famiglia e poi la nostra santa crisi sociale. Non mancano chiavi di lettura parallele, non mancano ironie e metafore a condire il tutto con un guizzo di carattere e spontaneità. NUDi forse piace per questo, ma avremmo chiesto di più ad un disco che purtroppo oggi si mescola in un calderone infinito di proposte simili che, anche grazie alla nuova frontiera digitale, non mancano di stupire in qualità e in soluzioni spesso originali.
Spesso ti avventuri in rivoluzioni della forma canzone. La tua rivoluzione più grande?
La mia rivoluzione più grande è questa, questo disco intendo, è la mia vita, o meglio, la rispecchia, la svela e la esalta nelle sue più svariate sfaccettature, spesso in rivolta e controverse, ma sempre mirate a non voler stupire con effetti speciali, e proiettate in un continuo e fantasioso divenire. La mia rivoluzione avviene in tutto ciò che vivo, partendo dal presupposto di non accogliere per buono tutto ciò che il mondo mi propone, ma sovvertendo tutto e valorizzando, al contrario,tutto quello che il mondo sistematicamente oscura e non osanna: le piccole cose, le piccole gioie, i piccoli dolori: l’immensamente piccolo. W tutto quello che il consumismo e la mentalità del benessere di oggi scarta e mette da parte, io mi ritrovo lì, lì accanto e ne sono felice. A morte tutto quello che è esaltato e sempre sotto i riflettori del palco della vita e delle false e illusorie luci del mondo!!!
Carattere e scruttura: sei la musica che suoni o questo disco ne racconta solo alcuni degli aspetti tuoi personali?
Sono assolutamente la musica che suono, nella sua pur strana forma e dimensione, ma sono proprio io. Dolce e delicato, irruente ed estroso, sorprendente e introverso… NUDi, il cantautore dalla N al contrario, così come mi rappresenta il logo sul mio sito ufficiale nudidautore. Tanti gli aspetti che mi circoscrivono, ma tutti reali, tutti costituenti di un’anima e di una personalità capace di lottare e vivere con coscienza critica, tutto ciò che vive, senza mai subirlo.
Natura, aria aperta ma anche città. Questo disco dove suonerebbe meglio?
Il mio disco suonerebbe dappertutto, basta che lo qualcuno compri… A parte gli scherzi, credo di essere un cantante pop, con la vocazione al pop, perché non credo al genere di nicchia o a quello di élite. Io punto tutto su tutte quelle persone interessate al classico bello italiano da canticchiare, ma anche su quelli che si lasciano sorprendere dal nuovo e dal fresco, che mi pare traspari ampiamente dai miei brani, intrisi di innovazione e ricerca, senza mai snaturare o prevalere più di tanto su quello che alla fine è il brano stesso.
Accendiamo una luce sulla scena discografica italiana: tu come la vedi? Come interagisci?
La discografia italiana è diventata un mercatino, pronto a lanciare prodotti qua e là, esclusivamente dopo esser stati già pubblicizzati per benino in televisione. Quindi, vedo nient’altro che dei rivenditori di prodotti, che poi svaniscono nel nulla, proprio perchè vengono dal nulla, per questioni esclusivamente di business e stupidaggini varie che non c’entrano alcunché con l’arte. Io interagisco portando avanti quello in cui credo e scommetto, con progettualità e dedizione, lottando solo contro il mondo, anche se fossi soltanto l’unico fan di me stesso. Io sono e resto a disposizione dell’arte, e non sarà l’arte a diventare uno strumento per raggiungere potere o denaro.
Contaminazioni: nomi e riferimenti che insegui o da cui scappi?
Non ci sono nomi che inseguo, o da cui scappo, ma certamente, il mio animo artistico è il frutto della nostra bella musica italiana e dei suoi grandi cantautori, ma anche di alcuni immensi artisti inglesi e americani. È fondamentale infatti, prendere sempre da qualcuno e imparare da chi ne sa più di te, per poter poi interpretare e risolvere a modo proprio, e dunque personalistico, le proprie idee e venature artistiche, riscoperte in una propria e specifica identità: è questa la ricerca, quella vera da cui nasce ogni evoluzione e innovazione artistica e non solo.
Se l’appetito vien mangiando, stai già pensando ad un nuovo disco?
Assolutamente si, ma non perché abbia appetito, ma perché ho davvero tante cose da dire; molti pezzi sono già stati scritti, e su altri sto lavorando. Ci sono tante bellissime novità che non posso davvero tenere chiuse in cassetto.